
Le Feste dell’Unitá di oggi non sono più quelle di una volta. Da “Mani Pulite” in poi, le kermesse piddine sono state ridimensionate, ne sono stati ridotti sia i contenuti che i costi.
Comunque, sia pure in “versione mignon”, le feste intitolate a quello che fu il quotidiano di Antonio Gramsci continuano imperterrite. E, ad esempio, nei giorni scorsi si è svolta anche l’edizione organizzata dal Partito democratico nel quartiere romano di Monteverde. Niente da dire se non il fatto che la notizia l’abbiamo appresa dal Tg3 del Lazio, nella rubrica relativa agli appuntamenti del fine settimana (edizione delle 14 dello scorso sabato).
Per carità, nulla di male se non ricordassimo tutte le litanìe sull’uso partitico della Rai (e sulla presunta mancanza di democrazia) sviolinate quando al Governo c’era l’altro schieramento. Perché poi, alla fine, il discorso rimane sempre lo stesso: quello dell’uso, per fini “privati”, di un mezzo pubblico. Che per di più, in questo caso, viene mantenuto anche dal canone pagato dai cittadini, molti dei quali, si presuppone (e si spera), ben poco interesse nutrono nel sapere dell’esistenza della Festa dell’Unità, di Monteverde o di Torpignattara che sia.
Che il Tg3 sia un po’ “orientato” è noto da tempo immemorabile, ma che la televisione pubblica possa essere sfruttata per pubblicizzare l’evento di partito ci sembra davvero troppo.
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 14:45