L’Italia deve andare al voto

Dieci milioni di italiani pagano solo cinquantacinque euro di tasse allo Stato. Il dieci per cento dei contribuenti versa la metà degli incassi di Equitalia. Roma è invasa dalla monnezza, non ultima quella di “Mafia Capitale”, rom e latinos uccidono impunemente per strada e non stanno in galera più di due giorni, il Pd è legato a filo doppio e vive di cricca delinquente e impresentabile, impersonandola.

A Roma, da Marino a Zingaretti e Bettini, tutti inclusi del Pd, sono stipendiati dai delinquenti targati coop di sinistra. Si leggano le carte delle inchieste: “Negli ultimi venticinque anni le società cooperative gestite da Salvatore Buzzi hanno partecipato con successo alle gare di appalto indette dall’amministrazione capitolina”. Dalla fine degli Anni Ottanta, ma in particolar modo dalla grazia ottenuta nel 1994 e fino al 2015, gli affari di Buzzi crescono in modo esponenziale, dunque attraversano, con entità di fatturato diverse, le giunte Rutelli, Veltroni, Alemanno e Marino. Il “sistema” delle cooperative, si pensi alla “29 Giugno”, è il sistema del Partito democratico, e si allarga ed espande a dismisura con metodi che sono sempre gli stessi. Dilaga a Roma governata dal Pci-Pds-Ds-Pd per venticinque degli ultimi trent’anni e lo stesso vale per l’intera filiera delle Coop, il cui presidente era l’attuale ministro del Lavoro (degli altri), Giuliano Poletti. O anche, parimenti, per tutti i deputati del Pd; si veda tale Micaela Campana, ex moglie dell’inquisitissimo Daniele Ozzimo, subito promossa nella segreteria nazionale di Matteo Renzi.

L’invasione indiscriminata e il mostruoso assalto degli immigrati nel nostro Paese procede ogni giorno massicciamente e cresce esponenzialmente, mentre gli italiani ne stipendiano e pagano, ad esempio, i mezzi di trasporto pubblici per clandestini o terroristi che siano, o i servizi igienici e medici, eccetera. Se i controllori chiedono qualcosa, viene mozzato loro il braccio con un machete. La scabbia regna sovrana nelle stazioni d’Italia e i morti di fame disgraziati e malati bivaccano in attesa di occupare alberghi trasformati da turistici, dunque produttivi, in stanze alienanti per disperati, gratis (paghiamo noi) per tutti tranne che per Mafia Capitale di Renzi e Alfano che ci lucrano sopra.

Le imprese italiane sono state impunemente distrutte, fatte fallire vergognosamente, e gli imprenditori istigati al suicidio, perché i governi illegittimi di sinistra, non eletti dal 2011, non sono capaci di fare niente, inadatti a tutto, meno che mai ad incentivare la produzione in Italia perché essi stessi la disconoscono, non avendo mai prodotto alcunché, né essendo in grado di farlo, viscide sanguisughe a depredamento dello Stato italiano, cioè di noi tutti.

La legislazione è carente dove serve e fiorentissima dove non serve, cioè a perseguire noi contribuenti, né il legislatore del Parlamento illegittimo, dichiarato incostituzionale, è in grado di darne una valida ed efficace. Il buonismo d’accatto dei numerosi raccomandati di Napolitano - mai votati - a cominciare da Boldrini e Grasso, si ferma davanti ai loro inutili quanto insperati privilegi, sbandierati cinicamente e beotamente alle feste ripristinate al Quirinale dal novello presidente inerte Sergio Mattarella, la visione orrida e miserevole di ciò che rimane dello Stato, o meglio di Pantalone.

L’Italia paga per le sanzioni alla Russia comminate dall’Europa della cancelliera Angela Merkel - Napolitano e Mattarella genuflessi - su ordine di Barack Obama sfiduciato dal Congresso degli Stati Uniti, tre miliardi di mancati commerci per le nostre imprese, quando tutti sanno che i tedeschi, via Bielorussia, aggirano bellamente le sanzioni, fregandosene da sempre, e commerciando eccome, mentre gli incapaci sinistrorsi nostrani rimangono a guardare!

Alla frontiera i francesi sparano agli immigrati che vogliono entrare in Francia ricacciandoli da dove sono venuti, cioè in Italia, da noi, alla faccia dei Trattati europei o della solidarietà umana. Al Brennero succede la stessa cosa. E quei fessi di Renzi e soci - che mai più rivedranno né lo Stato italiano che se li tiene e li paga inutilmente né lo stipendio pubblico che elargiamo loro gratuitamente - esasperano gli italiani, terrorizzati a pari merito dall’incapacità e l’ignavia del governo di sinistra rubato e dall’invasione immigratoria. Mica chiudono i confini anche per l’Italia! Rimangono inerti, nella merda, che hanno portato, sono e ci hanno rifilato, con l’imbroglio. Tutti a casa. Si vada al voto.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:20