Voto: scompariranno pure i rassegnati

Da qui al 2018 scompariranno pure i rassegnati. Questa sinistra, non eletta e incapace al governo, ci sommergerà di tasse, e nel 2018 non ci saranno che macerie su cui sarà praticamente impossibile ricostruire. Bisogna andare al voto al più presto, adesso, non nel 2018. C’è poi la questione affatto secondaria della legittimazione democratica, ovvero del dover essere stati legittimamente eletti per governare, che, se si lascia che il governo Renzi, come i precedenti Monti e Letta, governino senza che gli si gridi contro un secco no, verranno legittimati. È lo stesso decorso del tempo che li “legittimerebbe”. Bisogna andare alle elezioni subito, non aspettare.

Dal 2011 ad oggi, senza voto, si è aspettato fin troppo. E i danni si vedono. Alle recenti consultazioni regionali i pochi italiani che sono andati ancora a votare hanno dimostrato chiaramente da quale parte stanno, in Veneto, in Liguria e in Lombardia hanno stravinto i partiti che daranno un giro di vite drastico all’accoglienza insostenibile che solo negli ultimi giorni, tra sbarchi e soccorsi in mare, ci ha portato altre migliaia di clandestini.

L’Inghilterra ha chiuso da tempo le frontiere, la Francia sta trascinando per i capelli la sinistra beota del pinguino Hollande su posizioni estremamente rigoristiche, solo in Italia abbiamo consentito che quel veterocomunista di Napolitano, tradendo la Costituzione, rovinasse il Paese distruggendolo con tre governi mai eletti di sinistra al potere. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Per fortuna oggi Zaia per il Veneto, Maroni in Lombardia e, vedremo, Toti in Liguria mettono in atto la secessione dal governo illegittimo di Renzi, rifiutando nuove quote di immigrati annunciate e richieste da quel disgraziato di Angelino Alfano, ministro all’Interno della sua poltrona. Si spera taglino davvero i fondi, così come detto dalla Lombardia, ai Comuni che non rispetteranno lo stop. Rigore, sicurezza e scoraggiare con ogni mezzo l’invasione. Al nord è realtà, nelle altre regioni, guarda caso al centro-sud, regna sovrano il “sistema” di sinistra di Mafia Capitale e delle cooperative rosse, pertanto anche il voto regionale è corrotto e viziato. La forza della realtà è sempre più forte tuttavia. Oltre all’esplosione/implosione del “sistema” della sinistra e della sinistra tutta, aspettiamo di vedere con quali modalità la realtà prevarrà sulla deviazione antidemocratica di Renzi & Company e sulla corruzione di sinistra.

L’Italia e gli italiani si sarebbero risparmiati questo spettacolo orrendo imposto da Napolitano, ma non tutto è perduto, non resta che restare a vedere il “botto” della sinistra politica imbrogliona al governo rubato. I buoni come me, avrebbero evitato il passaggio e sarebbero andati ad elezioni subito nel 2011, per il bene dell’Italia. Chi vuole arrivare fino al 2018 per le elezioni, vuole vedere schiattare e soffrire la sinistra e Renzi, e fare tuttavia molto male al Paese.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:29