
Tweet, playstation e tuta mimetica. Non è un caso non sia stato mai eletto il governo Renzi, il terzo governo mai eletto di sinistra imposto agli italiani senza passare dal voto. Renzi e compagnia si comportano infatti per quello che sono e cioè gente inadatta alle istituzioni, al governo illegittimamente. Sono l’immagine plastica della presa per i fondelli agli italiani, alcuni dei quali reagiscono con dolore nel vedersi umiliati, danneggiati e offesi da imbelli al governo rubato.
Ecco la lettera scritta da Annarita Lo Mastro, madre di un figlio di 28 anni, David Tobini, caporalmaggiore del 183esimo reggimento paracadutisti Nembo di Pistoia ucciso in Afghanistan mentre combatteva. Indossava la tuta mimetica, la stessa che il beota Renzi ha indossato per farsi bello in televisione dopo lo smacco elettorale alle regioni. Mandiamolo a casa, prima che sia troppo tardi, pure per lui e famiglia.
La donna non è riuscita a tollerare la vista dell’imbroglione che indossava la divisa come fosse un soldato, il dolore le è esploso dentro e ha messo per iscritto la sua rabbia non essendo peraltro mai stata ricevuta a quattr’occhi dal beota, ch le ha preferito “una squadra di pallavoliste”! "Caro presidente, scrive la madre, la mimetica non è un gioco. Non la si può indossare se non la sai portare. Tutto ciò glielo dice una madre che perso un figlio per un dovere dettato dalle istituzioni italiane e non permetterà che tali istituzioni traggano profitto seppur soltanto in termini di visibilità mediatica da quel sangue perché i nostri figli vivi o morti non sono un baratto politico". Ecco la lettera per intero:
“Caro Presidente!
Mi permetta tale confidenza perché oggi in questo periodo di celebrazioni e ricorrenze, leggo del suo viaggio particolare. Leggo che a distanza di anni, fatalità, oggi ricorda l’Afghanistan e i suoi caduti. Lei che trasmette forza a chi come noi e loro hanno subito tante umiliazioni e tante trascuratezze.
Sono Annarita, Presidente, quella madre che non ha mai voluto incontrare, preferendola a una squadra di pallavoliste. Quella madre di cui non ebbe mai una parola di sconforto e conforto. Sono quella madre, Presidente, che l’anno scorso era davanti al suo palco per guardarla da lontano perché solo da lontano potevo guardarla in quella parata militare del 2 giugno che presidio da sempre … fin dai tempi “verdi”.
Perché solo oggi, Lei porge questi Onori? Presidente, quel “sangue” meritava e merita più rispetto, come rispetto meritano le forze dell’ordine e chi è sopravvissuto perdendoli. Il rispetto alle Forze Armate va tutti i giorni, perché loro sfilano tutti i sacrosanti giorni, rischiando la vita in cambio di noncuranza.
Mi sembra che ci stiamo lavando la coscienza laddove possiamo trarne vantaggio.
La mimetica non è un gioco. Non la si può indossare se non la si sa portare. Tutto ciò glielo dice una madre che ha perso un figlio per un dovere dettato dalle Istituzioni italiane e non permetterà che tali Istituzioni traggano profitto – se pur soltanto in termini di visibilità mediatica - da quel Sangue, perché i nostri figli Vivi o Morti non sono un baratto politico. Vorrei dire al presidente che immaginando di sforzarmi sulle sue benevole intenzioni gli suggerirei prima di fare sermoni sul sacrificio a quei ragazzi, dovrebbe MANGIARE COME LORO, DORMIRE COME LORO, VIAGGIARE COME LORO. Il sacrificio prima di essere decantato va "gustato"... così come il coraggio.
Annarita Lo Mastro"
Si aggiunga qui anche che festeggiare la Festa della Repubblica, facendo piuttosto alla nostra Repubblica la festa, così come ha fatto nei giardini del Quirinale, ripristinandola, Sergio Mattarella, assente con onore Berlusconi, non dà valore né a se stesso né alla Repubblica. Dimostra solo di non avere capito niente. Non si rende ben conto di come stanno andando le cose. Al festeggiamento della mummia novella non è mancato difatti neanche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a conferma che, dopo averla distrutta, tradendola negandole la democrazia, adesso gioisce e ne “festeggia” le macerie.
Mattarella sveglia, meno feste e più elezioni!
Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:19