Vitalizi, Matteo Renzi è complice dei papponi

Matteo Renzi è un pappone pure lui. Uno che si fa assumere con il ruolo di dirigente in modo da lucrare sull’assegno pensionistico a spese degli italiani, cosa si vuole che sia, se non complice dei papponi di Stato, quelli del vitalizio? Non solo, sono proprio quelli del sistema dei vitalizi e delle pensioni parlamentari ad avergli regalato il governo che occupa, non eletto e illegittimo. Sono proprio Napolitano, Prodi, Veltroni, Rutelli, D’Alema e tutti gli altri di sinistra cui a parole manda a dire che “questa storia dei vitalizi è insopportabile”, tanto per gettare ancora una volta fumo negli occhi agli italiani quando dice che “i cittadini hanno ragione ad essere arrabbiati di brutto”, sono cioè proprio quegli stessi che hanno ordito e cacciato il governo legittimamente eletto dagli italiani, il governo del centrodestra di Silvio Berlusconi, e hanno messo Monti, Letta e quest’ultimo cui Renzi deve stipendio e pensione. Ha abolito le Province? No. Ha avviato la spending review? No. La spesa è aumentata. Sono cioè proprio quelli che l’hanno messo al governo senza passare da alcun voto od elezione italiana, contro il nostro sistema democratico, che gli hanno consentito e consentono tuttora di essere e gestire il potere indegnamente ed a nostre spese.

Se fossimo stati solo qualche anno addietro, Renzi avrebbe anelato, imbrogliato (come adesso), financo ucciso per rubare anche lui e accaparrarsi il vitalizio. Sono sempre quegli stessi che gli hanno regalato il governo, immeritato quanto indegnamente occupato - quelli del sistema di sinistra che fregano il popolo italiano e incassano - ad averlo messo lì, ad avercelo rifilato. Ed è un sistema che si alimenta con le cooperative rosse, le toghe rosse, gli incarichi pubblici rossi, le scuole rosse, i sindaci rossi, e gli stipendi, le pensioni e i vitalizi rossi.

Dove va Renzi? Imbroglione e arraffone com’è, lui e i suoi andranno a finire male, c’è da augurarselo per il Paese che ha truffato. Che stanno truffando. Renzi, così come Monti e Letta, sono stati scientemente messi al governo non solo per riempire e riempirsi le tasche scarnificando lo Stato e i suoi cittadini, cioè noi, tartassandoci di tasse, ma per mantenere il sistema di sinistra tale e quale com’è. Non tagliaranno mai né i vitalizi né le diecimila municipalizzate con ottantamila poltrone, che sono sempre servite e servono tuttora soprattutto a piazzare i politici trombati di sinistra; non elimineranno mai gli enti inutili, vedasi il Cnel o le Province che continuano a vivere ed esistere nonostante le parole false; né ridurranno mai la spesa delle Regioni/idrovore di soldi pubblici e che sprecano soprattutto per quanto riguarda il personale, avendo piuttosto con l’Italicum addirittura esaltato il loro potere mettendo le Regioni al Senato senza alcuna possibilità di espressione e scelta del popolo italiano. Non interverranno mai sulla spesa pubblica, non abbasseranno mai le tasse né rilanceranno mai l’economia italiana. Il mercato preme, la disoccupazione impazza, non c’è bluff o Renzi che tenga. Altro che vitalizi.

La politica deve camminare da sola, economicamente autonoma. Deve, come tutti gli altri settori privati, prevedere il fondo dei versamenti previdenziali e in base al sistema contributivo dare una pensioncina, non altro. È necessario “normalizzare” la politica e il sistema impazzito pubblico statale, rivedendoli tali e quali ai sistemi economici che funzionano nel mondo, quelli in cui si risponde di ciò che si fa e si guadagna senza che a pagare sia Pantalone. Andiamo a votare presto.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:20