
L’abolizione dei vitalizi condurrà ad un inizio di responsabilità in politica. Oggi è sotto gli occhi di tutti, chi vive di politica vince la lotteria a sbafo degli italiani. Si guardi a Renzi & Company, prima simil-disoccupati, oggi con stipendi e pensioni da nababbi. Da disoccupati a tutti i lussi è un ottimo salto, per chi lo fa. A ciò si aggiunga che non sono responsabili di niente di quello che fanno, e gli italiani sono serviti. Tutto in entrata, a iosa, niente in uscita. Va tutto in guadagno. Oggi siamo arrivati all’apice, si regalano i Governi. Chi ha regalato il Governo a Renzi? Chi a Letta? Chi a Monti? Tutti non eletti e illegittimi, sono stati regalati loro dalla sinistra per mano di Napolitano, dopo l’eliminazione del Governo di centrodestra legittimamente eletto dagli italiani. La responsabilità politica non esiste in Italia, ma tramite l’abolizione dei vitalizi, delle liquidazioni, tramite un sistema esclusivamente contributivo in base al quale si riceve proporzionalmente a ciò che si è versato, si arriva a rendere responsabile di ciò che fa chi lo fa a nome di tutti.
Il nuovo Partito repubblicano italiano dovrà convertire l’Italia. Più si aspetta e più si fa danno. Bisogna andare al voto. La sinistra al potere rubato vuole continuare a spennare l’Italia per sé. Con gli ottanta euro che dà di mancia, la moglie di Renzi va dal parrucchiere ogni settimana, mentre gli italiani stentano, altro che parrucchiere da ottanta euro a volta. Bisogna cacciarli a pedate e mandarli a casa il più velocemente possibile, ricordando bene i collusi, togliendoli di mezzo.
Le riforme vere da fare in Italia, quelle stesse che l’Unione Europea e la Bce di Draghi aspettano che si facciano, sono all’americana, e cioè nel senso di un sistema presidenziale con una legge elettorale a turno unico, un sistema uninominale a turno unico, come avviene in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Bisogna prendere idee dai repubblicani americani e qualcosa anche da quella Forza Italia del 1994, che si è proposta allora come rivoluzione liberale e che poi non c’è stata. Mi riferisco ad esempio alla flat tax, che oggi è più che mai necessaria. Serve un sistema di selezione del personale politico autonomo economicamente dalle casse dello Stato e dei cittadini italiani, candidati che abbiano già un mestiere e che non hanno bisogno di prendere i soldi da deputato portando alla collettività un servizio non il depredamento della stessa per sè. Le primarie hanno un senso negli Stati Uniti dove gli elettori partecipano in base a meccanismi collaudati, da noi non si possono fare perché, così come ha fatto ed è accaduto nel Partito democratico, si arruola a 50 euro, sistema delinquenziale di matrice Coop, rom e immigrati irregolari perché votino a sinistra.
Renzi ha firmato sempre contro la legge di abolizione dei vitalizi d’oro per gli ex parlamentari, soggetti che hanno tartassato gli italiani e portato a casa, senza alcun collegamento con quanto versato, milionate di euro degli italiani. È necessario oggi si rimodulino retroattivamente tutte le pensioni che hanno la vergognosa differenza tra contributi versati e importo percepito, aggredendo tutti i vitalizi e portando le pensioni ad un calcolo contributivo. Ciò con effetto retroattivo. Inserendolo in una legge costituzionale, per superare l’argine dei diritti acquisiti e non avere ricorsi. Finora ciò che è stato presentato è stato bocciato proprio dal Partito democratico della sinistra al Governo rubato. Renzi prende per i fondelli gli italiani quando pontifica contro la casta dicendo di voler tirare cazzotti per i 2.700 euro di vitalizio che qualcuno prende, perché è proprio nella direzione opposta che è sempre andato e va tuttora. Renzi è stato messo lì apposta, il Governo gli è stato “regalato” da Napolitano e dalla sinistra, tutto il Governo degli italiani, non eletto, e proprio per fare andare avanti il sistema della sinistra, quello degli Occhetto, degli Scalfari, dei Visco, Rodotà, Grasso, Del Turco, Amato, De Zulueta, di tutti i sindaci compreso Renzi stesso, eccetera eccetera e cioè il sistema dei milioni a sbafo e in spregio degli italiani, che, tartassati e vessatissimi, pagano.
È tutta la sinistra del Partito democratico a volere divorare per sé l’Italia, per avvantaggiare se stessa. Renzi e i suoi sanno benissimo che se tolgono di mezzo vitalizi e pensioni si ritrovano sul groppone Veltroni, Prodi, Rutelli, Franceschini e compagni tutti.Tutta la sinistra politica che ha finto un passo indietro dalla politica è tutta gente che noi italiani continuiamo a mantenere con nostri 3mila euro al mese. Ogni mese di ogni anno.
I vitalizi vanno soppressi per tutti, senza eccezioni. Anche la falsa delibera per levare i vitalizi ai condannati, di fatto, nella realtà vera, salva una massa di persone di sinistra, altro che penalizzare e togliere. Tramite Grasso e Boldrini il Pd ha salvato tutti i propri amici. Stolto chi ha pensato o immaginato, illuso, che Renzi non appartenesse alla sinistra becera. Bastava guardare a chi ce l’ha messo e come, per vedere che si sono sovvertite le regole democratiche per accaparrare il potere in Italia, relegando gli italiani a pagatori o meglio animali da mungere fino a farli stramazzare. E il Pd ingrassa, Renzi e i suoi al Governo ingrossano e lievitano.
La politica in Italia deve autonominazzarsi economicamente e camminare da sola, senza il portafoglio degli italiani, vessati e spennati. Camminando da sola, anche la responsabilità di ciò che si fa, arriverà. Il passaggio da percorrere oggi progressivamente è, con l’abolizione della pensione e dei vitalizi da politico, prevederne l’incarico a tempo determinato, con uno stipendio super dignitoso di 2mila euro, nessun finanziamento pubblico ai partiti che, vivendo autonomamente ed economicamente, selezioneranno necessariamente candidati affidabili.
Chi siede in Parlamento deve avere la stessa preoccupazione dell’italiano che sa che può perdere il suo posto di lavoro da un momento all’altro. Ciò in modo che non perda il contatto con il mondo reale. Questi di oggi l’hanno perso da tempo. Sperano di vivere di governi rubati, contro il nostro sistema democratico.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:28