Commissariare Renzi

Analogamente a quanto successo per la Grecia, in cui è stato velocemente commissariato Varoufakis ritenuto dall’Europa dilettante e perditempo, bisogna che l’Italia si liberi velocemente di Renzi e del governo non eletto.

Il tempo stringe e per avvantaggiare realmente il nostro Paese dell’operazione e degli effetti del Quantitative easing della Banca centrale europea, oltre che della favorevole congiuntura data dal prezzo attuale del petrolio e del cambio dollaro/euro, è necessario cambiare in vista della “partita” con l’Unione europea, da “giocare” in Europa. In Italia c’è il bisogno impellente di tornare alle regole, quelle che prevedono che i parlamenti e i governi derivino da investitura elettorale, perché solo con il ritorno alle regole si potrà riformare ciò che serve, e nella direzione corretta. È necessario si selezionino con il voto i soggetti che rispondano alle reali esigenze degli italiani e si chiuda una volta per tutte il deragliamento antidemocratico che dal 2011 ha imposto agli italiani la non democrazia con i tre governi fallimentari, illegittimi e non eletti di Napolitano: Monti, Letta e Renzi. In Europa è necessario che l’Italia apra il negoziato per la ricontrattazione delle modalità dell’Unione stessa, lanciando l’idea della stipula di un’Unione politica. Il rispetto delle regole che ci siamo dati, a fondamento della coesione stessa, sociale oltre che politica, economica ed istituzionale del Paese, è condicio sine qua non della necessità di evitare rinculi pericolosi per l’Italia stessa, al proprio interno come in Europa.

Tornare alle regole per riuscire a tenere insieme il tessuto sociale, ancora prima di quello economico, istituzionale e politico italiano.

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 14:49