
Lui si chiama Davide Mattiello, è nato a Torino il 31 maggio 1972, è laureato in giurisprudenza e fa l'operatore sociale. È deputato del Pd e componente della Commissione Giustizia e di quella che si occupa di mafie ed altre associazioni criminali.
Qualche giorno fa il deputato del Pd ha deciso di andare al supercarcere di Parma a far visita a Massimo Carminati (il quale, ne siamo quasi certi, tra le tante disavventure non si aspettava di certo di ritrovarsi di fronte pure Mattiello) e, in un'intervista rilasciata all'HuffingtonPost, ne descrive anche i particolari: "È uscito dalla cella - racconta Mattiello - ed è stato portato in una stanza. C'eravamo io, il personale del Gom, la polizia penitenziaria e la direttrice del carcere di Parma. Mi sono presentato: salve, sono Davide Mattiello, deputato del Partito democratico. Gli ho chiesto come stesse. Le uniche tre frasi che ha pronunciato sono state: sto bene, grazie. Non mi serve niente. La ringrazio per la visita, arrivederci. Poi è uscito e se ne è andato".
Indubbiamente elegante il Carminati: pensate se, davanti al "salve, sono Davide Mattiello", avesse risposto con un sonoro "e chissenefrega". Invece nulla, solo una frase striminzita, in parte giustificata dal deputato: "L'ho trovato sobrio, freddo. Lei si immagini che gli hanno aperto la porta del carcere, lo hanno portato in una sala in cui a ventaglio erano seduti un parlamentare che non aveva mai incontrato prima, la direttrice del carcere e una serie di funzionari. Mi ha guardato in faccia, ma non ho ravvisato un'aria di sfida. Ha controllato la situazione, si è limitato ad una serie di scarne frasi di cortesia".
Povero Carminati, per quanto non nuovo alla detenzione carceraria, come detto non si aspettava di dover incontrare (e pure all'improvviso) Mattiello: anzi lo ha pure guardato in faccia controllando la situazione (e addirittura senza sputare). Con quell’incontro il 41bis sembra quasi essere stato reso più duro. Ma mica finisce qui. Nella medesima intervista si può leggere, testualmente riportato, quanto segue:
Ha parlato di lui (Carminati, ndr) con il personale del carcere?
Sì, lo stretto indispensabile. Sono persone abituate a gestire determinate situazioni, non mi hanno avanzato nessun rilievo significativo. Poi con gli altri detenuti non ha nessun rapporto. È in regime di isolamento giudiziario, non sta scontando una sentenza, per cui non può condividere spazi con nessun altro detenuto. Il problema semmai è un altro.
Vale a dire?
I dirigenti del carcere mi hanno raccontato che i sistemi di registrazione audio-video di quel che succede dentro il carcere sono costantemente a rischio per problemi alla rete elettrica. Hanno chiesto al provveditorato regionale e al Dap otto gruppi di continuità, generatori che consentano di monitorare qual che i detenuti fanno e dicono anche in caso di black out, ma non sono mai arrivati. E teniamo conto che quello non è un carcere come tanti, è la struttura dove, oltre a Carminati, sono rinchiusi boss come Totò Riina.
Dunque basta un sovraccarico per "spegnere la luce" su alcuni dei più pericolosi capibastone della malavita organizzata?.
Esatto. Ho chiesto appositamente ai dirigenti del carcere se potevo divulgare la notizia. Anche perché la sicurezza dei detenuti del 41bis non è un capriccio, una questione di carceri d'oro, ma un problema che riguarda lo stato nella sua interezza. E non è possibile trascurarlo in questo modo.
Ma come, uno va a fare visita ad un detenuto al 41bis e poi si mette ad interloquire sui problemi della rete elettrica? Ma come, un membro della Commissione Giustizia non è al corrente dei problemi strutturali dei penitenziari italiani? Ma come si fa?
Onorevole Mattiello, la preghiamo, smentisca quell'intervista ed abbia invece il coraggio di chiedere e, soprattutto, di spiegarci come mai ha inteso andare a trovare proprio Carminati e come mai quest’ultimo ("che non sta scontando una sentenza" come dice lei) è sottoposto al regime di carcere duro. E, se ne ha voglia, ci spieghi altresì come mai il vero dominus (Buzzi) di tutta l'organizzazione criminale nella quale detto detenuto è coinvolto, non sia sottoposto al 41bis mentre Carminati sì. Ci faccia sapere onorevole Mattiello, siamo in trepida attesa.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:21