
Siamo consapevoli che molto dipende dalla nostra attitudine a non capire: in toto. Siamo degli sprovveduti e nulla più.
Ciò premesso, cerchiamo qualcuno che riesca a farci capire (riuscendo, però, anche a convincerci) alcuni aspetti di “Mafia Capitale” che in qualche modo hanno/avrebbero toccato l’attuale sindaco “marziano” Ignazio Marino. Il quale si è trovato – evidentemente ignaro del mondo che lo circonda, compresa la città che dovrebbe amministrare – circondato da alcuni personaggi/membri della sua Giunta che sono stati coinvolti nell’inchiesta. Ma lui, come detto, non sa (né sospettava) nulla, insomma cade sempre dal pero. Poi si viene a sapere anche che lo stesso Primo Cittadino capitolino avrebbe incassato in due tranche (di 10mila e 20mila euro) contributi alla sua campagna elettorale da altrettante cooperative (la “29 giugno” e il “Consorzio Eriches 29”) entrambe riconducibili ad uno dei protagonisti dell’inchiesta, Salvatore Buzzi. Ma anche di questo, evidentemente, il Marino non sa nulla e la nostra sostanziale ottusità non ci porta a comprendere come mai lo stesso Marino non abbia ricevuto in merito almeno un avviso di garanzia.
Poi il sindaco di Roma racconta a Lilli Gruber su La7 di non aver «mai avuto sospetti su Salvatore Buzzi» precisando che «con lui non ho mai avuto conversazioni». Poi però escono delle foto che immortalano i due durante una visita di Marino alla Cooperativa 29 giugno ed allora il sindaco fa sapere che «in quella visita ho incontrato anche tante donne e uomini che lavorano per quella coop e che oggi scoprono la verità, come tutti noi, sul loro responsabile. Con lui non ho avuto conversazioni di lavoro né quel giorno né mai. E’ incredibile che mentre escono intercettazioni della mafia in cui si parla di farmi fuori si cerchi di alzare un polverone su una visita pubblica – e relativa foto – fatta alla luce del sole».
Noi invece, che di certo non siamo all’altezza del Sindaco romano, riteniamo che sarebbe stato più opportuno non negare tout court “alcuna conversazione” con Salvatore Buzzi. Ma, soprattutto, ignoranti come siamo anche nella materia, chiediamo ad Ignazio Marino come si fa a ricevere 30mila euro di contributi per la propria campagna elettorale senza neppure conoscere il magnanimo contribuente o aver scambiato con lui quattro parole.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:15