One Way, la via politica è una sola

Ma cosa devono fare gli italiani per fare capire che questo sistema politico non va? Oltre a rimanere a casa e non andare a votare, o votare gli imbecilli di Grillo a mò di spregio, o subire in silenzio le decisioni d’imperio di Napolitano - arbitrarie e antidemocratiche - che ci ha rifilato per ben tre governi non eletti (Monti, Letta, Renzi) e che ora fugge alla chetichella (non lo sapeva di avere novant’anni quando rovesciava governi e ne sceglieva altri?)? Quanto è ridicolo un Renzi che esulta per il suo invisibile due a zero in una votazione in cui sei elettori su dieci sono rimasti a casa? Dai che ti ridai, a forza di non vedere riforme vere, e venire pelati da tasse assurde (la Rai è un abominio pubblico da restituire al mercato, se qualcuno ancora se la prende) e contro ogni tipo possibile di crescita, l’elettorato italiano non lo manda neanche più a dire il famoso vaffa, non ci va e basta.

Questo sistema politico, a cominciare da quello di selezione (che è di non selezione) elettorale è marcio, caput, non serve, non funziona. Bisogna cambiarlo. Ci vuole un nuovo sistema congegnato in modo da selezionare pochi soggetti capaci, cioè pochi di numero e individuati in base a capacità dimostrate e già provate sul mondo del lavoro vero, cioè quello del mercato, al di fuori di ruoli, posti o funzioni retribuite dallo Stato italiano. Lo Stato, come ho detto più volte, si deve fare piccolo, minimo, e interrompere così il magna magna a ridosso della cosa pubblica, inserendo e instituendo il principio di responsabilità. Principio inesistente ad oggi in Italia, e se ne vedono gli effetti: il più pulito, come si dice, da noi, ha la rogna.

Questi assurdi attuali nominati, voluti dal solo Napolitano solo apparentemente derubato da Renzi ma in realtà da lui volutissimo, e a cui si è aggiunto - tanto incautamente quanto scelleratamente - un centro destra da ridefinire in toto, per chi ancora non se ne fosse accorto, sono degli incapaci con idee strampalate e simil dittatoriali con le quali stanno sostituendo il Senato elettivo, cioè eletto dagli italiani, cioè da noi, con uno nominato dai consigli regionali su indicazione delle segreterie dei partiti. In altre parole, quel poco che sceglievamo noi, Renzi e company (grazie a Napolitano) ce lo sta togliendo, mettendoci le scelte delle regioni, di cui si sa bene il luridume che emettono, e i già nominati di questi stessi partiti politici, che vuol dire che noi non vedremo “palla”, e loro decideranno da soli, ancora e sempre di più, decideranno solo questi partiti “politici”. Regioni e partiti si scanneranno, si massacreranno tra loro, ma decideranno loro in base a “logiche” discrezionali note, mentre noi staremo a guardare, o meglio, il popolo italiano rimarrà a guardare o non guarderà neanche più, si volterà dall’altra parte come ha fatto da ultimo, perché non sarà più qualcosa su cui potrà incidere.

Si sta sottraendo al popolo italiano il diritto e il dovere di esprimersi in ordine a ciò che lo riguarda. Non solo, Renzi e il partito democratico (che è di sinistrissima) stanno proponendo una legge elettorale, l’Italicum, in base alla quale al vincitore verrà dato un corposissimo premio di maggioranza che andrà a vantaggio delle liste fatte in grandissima parte di nominati, dunque, anche qui, gli italiani rimarranno a guardare. E’ necessario si sappia quindi che, di fronte ad una caduta di partecipazione, questi stanno riducendo volutamente e scientemente gli spazi (peraltro già alquanto circoscritti) di partecipazione effettiva. Che vuole dire che ci sarà pochissima democrazia e sparute scelte degli italiani, e che sarà tutto affare loro, dei politici inciuciati. E’ uno stillicidio, quello in corso, una melma senza fine, cui si dovrebbe cominciare a mettere un inizio di fine innanzitutto andando a votare di corsa; solo così si comincia a rimettere un po’ di ordine, perché solo così può forse ancora emergere il volere del popolo italiano, che è in genere responsabile nelle proprie scelte, quando ritenga di farle perché non indispettito, provocato o inferocito contro gli strafottenti supponenti che lo governano.

One way, la via politica è una sola. Chi si arrabatta con altre vie (prima, seconda, terza, quarta, quinta, centesima), oltre a non avere capito politicamente niente, allunga solo la brodaglia mal mostosa in cui siamo, non vuole certo il bene dell’Italia, ma solo il proprio, sia esso la poltrona, il rancio, le prebende, gli onori o altro.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:16