
Finalmente, cominciano a cadere i veli sulle vere intenzioni del disegno europeo. Tutta la costruzione, infatti, sin dall'inizio, è stata disegnata non perchè fosse un'Europa di Paesi liberi e indipendenti, uniti dal sogno di comunione e fratellanza, ma di un'Europa germanocentrica, al servizio di un'idea di supremazia tedesca su tutto e tutti.
Questo progetto, che in corso d'opera ha sempre di più preso corpo, oggi anche a causa della esplosione di una crisi economica profonda e devastante, come poche volte nella storia più recente, è giunto ad un punto di svolta: to be or not to be. Per questo diciamo, attenzione signori, attenzione davvero, perché è scattata una operazione pericolosissima, che bisogna interpretare e decodificare subito.
La Germania fiutando la brutta aria che tira, ha dato il via all'operazione "asso pigliatutto". Merkel e sodali, infatti, prevedendo un sempre più possibile big bang di alcuni Paesi membri (Italia fra i primi), hanno suggerito a Draghi di annunciare che è ora per gli Stati Ue di cedere la sovranità residua. Se così fosse, tutti finiremmo sotto il completo controllo dell'Europa, dunque della Germania, visto che nei fatti è lei a porre e disporre di ogni concreta iniziativa politica ed economica.
Va da sé che l'imperatrice Angela, temendo un'esplosione dell'area euro e la perdita improvvisa di tutta la ricchezza di potere fino ad ora accumulata sui sacrifici degli altri, voglia tentare il take over, mettendo così sotto di sé l'intero sistema Europa, garantendosi un dominio da "Impero Romano" che le consentirebbe di confrontarsi alla pari con Cina e Usa.
Tutti hanno capito che la costruzione dell'euro e della Ue sta franando per i vizi di nascita. L'Italia specialmente, anello debole della catena, mostra pericoli enormi di tenuta e il suo default si porterebbe dietro mezzo mondo. La Germania, terrorizzata da questa ipotesi, non certo per amore nostro, ma per la paura di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, ha fatto annunciare da Draghi l'ultimatum sulla sovranità. Renzi, che per i suoi chiari limiti è stato scelto per essere teleguidato, ha subito condiviso totalmente il "Draghi pensiero". Capolavoro, dei capolavori, prima o poi inizieranno a catena i commissariamenti e diventeremo tutti una succursale della Germania.
Del resto basta guardare i nostri conti, l'insensatezza delle scelte di Renzi e Padoan, che hanno immobilizzato il Paese fra nuove tasse e paure fiscali e soprattutto il debito fuori ogni controllo, per capire che null'altro avrebbe potuto essere. Altro che 2015 migliore, altro che mille giorni, altro che crescita, fra mille giorni dell'Italia libera e sovrana resterà poco o niente. Il Governo solo per prendere tempo, dissennatamente insiste a gettare acqua in una vasca completamente bucata. Facciamo appello alle opposizioni perché ci salvino da questo, perché con ogni mezzo chiedano di votare presto, perché mandino a casa Renzi e i suoi amici, perché restituiscano alla gente ed al Paese, speranza e futuro.
Del resto, basterebbe capire il vero motivo per il quale l'Inghilterra, storicamente presente nelle stanze dei grandi poteri più o meno occulti, abbia deciso di rifiutare l'euro. Un grande imbroglio dal quale dobbiamo uscire per tornare ad essere padroni di noi stessi, per ricominciare, per ricostruire.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:10