Va tutto bene,   a parte le tasse

Tutto ovvio e scontato. Non per sentirci migliori, ma è dall' inizio dell'anno che scriviamo e diciamo che il 2014 sarebbe stato pessimo e deflagrante, per i conti pubblici e per le tasche degli italiani. Più che mai lo abbiamo sottolineato con Renzi, capo di un esecutivo che, con i suoi provvedimenti, ha letteralmente finito di cancellare ogni minima possibilità di invertire la tendenza. Ma il peggio, non è il festival delle bugie e degli sbagli inanellati dal Governo fin qui, ma quello che sentiamo stia per predisporsi, che è esattamente l'opposto del necessario.

La casa, devastata dalla Tasi, una vergogna tutta renziana, sta per essere definitivamente decapitata dalla riforma del catasto, a conferma di quanto questo Governo non abbia capito nulla di nulla. Come se non bastasse si intravede la forma di una manovra correttiva per recuperare 20/30 miliardi di euro, persi grazie all'aumento delle tasse, che ha inginocchiato consumi ed investimenti. È tutto fermo e l'economia reale terrorizzata dalla crisi, dall'Agenzia delle entrate , equitalia e cartelle fiscali, è giorno per giorno sempre più ingessata e avvelenata. Come se non si sapesse, che più si spaventa la gente e le aziende con spesometri,redditometri, lettere minacciose e più, consumi, economia, acquisti, si fermano.

Tutto frutto della antica ipocrisia post comunista, di cui il Governo Renzi è intriso, che anziché fare della fiscalità un vantaggio, uno stimolo, una premialità, come nel resto del mondo, la utilizza per spremere ossessionare, terrorizzare tutto e tutti. Il risultato è un popolo addannato con il fisco, un contenzioso da paura, capitali che se ne vanno, recessione e mercato fermo. Continuiamo a rincorrere il debito con nuove tasse e ci avviamo a tutta velocità alla rivolta fiscale. Il male dell' Italia non è l'evasione, che certo va contrastata e bene, ma esattamente il contrario, cioè l'ossessione fiscale e burocratico/fiscale,questa è la verità , che l' ipocrisia, la falsità e la mancanza di coraggio di questo e dei recenti governi , hanno voluto nascondere agli italiani.

Alla fine il 2014 sarà di recessione e con quello che si sente dalle parti dell' esecutivo , il 2015 potrà essere ancora peggio. Forse, davvero l' ultima speranza, prima di morire dilaniati da tasse e oppressioni, potrà essere la fine dell'euro e dell'Europa, per come sono oggi. Del resto, se poco, poco tornasse a salire lo spread ed i mercati riprendessero l'attacco, noi per primi salteremmo come un tappo di champagne, portandoci dietro mezzo mondo, alla faccia dell'ottimismo fasullo di Renzi e Padoan. Siamo ad un passo dalla "dead line", o si fa la pace fiscale e burocratico/ fiscale fra Stato e contribuenti, restituendo così fiducia e voglia di fare e costruire, o debito, disoccupazione, contenziosi, fallimenti, diventeranno inarrestabili e sarà la fine, altro che ripresa e futuro! Sviluppo, crescita e ripresa vogliono libertà economica, pochi vincoli, poche tasse, senza burocrazia e controlli ossessivi.

È questa, da sempre, l'unica ricetta possibile per stimolare i mercati, non c' è nulla da inventarsi, basterebbe sostituire l'ipocrisia con il coraggio, l'interesse politico con quello della gente.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:15