Il degrado Capitale   su “romafaschifo.com”

Fa bene il sindaco di Roma Ignazio Marino ad aumentare le tasse ai romani, così potrà aumentare e fare crescere lo schifo di Roma. Lo schifo che fa Roma. Per quanto mi riguarda, l’attuale sindaco dovrebbe solo chiedere scusa della propria incapacità ed andarsene. Pare sia un medico di professione, e non oso immaginare come curi dato che anche un cieco, sordo e muto capisce che Roma è disastrata. Basta viverci per avere chiaro anche che non sono stati da meno i precedenti sindaci della capitale, di qualsiasi colore politico siano stati, destra o sinistra non cambia, e che Roma è ridotta a una melma, a gorgo puteolente in cui vivere è difficilissimo e faticosissimo.

Io non so da quando sia cominciata questa tragica “discesa agli inferi” di Roma, ma ogni romano sa che ogni sindaco è stato da ultimo gravemente insufficiente, e nonostante ciò, tuttora in circolazione. Walter Veltroni per esempio che a forza di dire di voler andare in Africa, a fare del bene, e che, nel frattempo, lungi dal fare il bene di Roma, lo ha ricevuto dai romani, anzi, dagli italiani che gli pagano una lauta penione. Ma anche Gianni Alemanno non ha fatto certo brillare Roma, piuttosto ha fatto brillare i suoi e tutti quelli che vi si sono imbarcati, procedendo a imbarcare l’imbarcabile, analogamente a quanto sta facendo adesso, grandeggiando e vasta scala territoriale nazionale, Matteo Renzi, fresco di infilata di tutta la Toscana dentro e a ridosso della macchina dello Stato italiano.

Povera Roma! Cari romani, noi si parcheggia nell’immondizia (parlo toscano perché sta diventando la vulgata nazionale, causa invasione grazie a Renzi), si l’ha migranti irregolari in sovr’annummero, dentro li tombini del chhentro storico si l’ha tutto un troiajo di gadget de l’ immigrato, e fughe improvvise di africani con borse Louis Vitton e Prada contraffatte a tutti ll’angoli.

C’è puzza a Roma, in ogni piazza, strada e vicolo, e invece di pulire, si passa l’acqua, quando si passa. E anche le macchine che dovrebbero pulire, emettono odori vergognosi e indicibili. Quando piove a Roma, è come se ci si sorprendesse che piova; la città diventa un vasto lago maleodorante insuperabile in ogni senso. I vigili sono per lo più assenti o conniventi, rigorosissimi con gli italiani contro cui spiccano fior di multe da pagare perentoriamente, e timidissimi, ciechi di fronte ai plotoni di slavi, zingari, rumeni, gente disperata dell’est ed altro che vivacchia chiedendo l’elemosina e spartendosi in maniera efferata gli spazi della loro non tanto misera questua. Un giorno al supermercato una cassiera che cambiava ben trecento euro di spicci frutto di elemosine in carta moneta, sbuffava: ho sbagliato mestiere!

Allargando il tema, sono centomila i clandestini solo dalla Libia che pesano sui bilanci italiani, dovuti per lo più all’ennesima “politica” disastrosa del caro Presidente Giorgio Napolitano che qualche tempo fa si battè per l’intervento dell’Italia in Libia, Berlusconi e Lega contrari, e adesso la Libia è qui tra noi – non al Quirinale però dove la meriterebbero -. Roma è sporca in ogni dove, e c’è rumore dappertutto. Un rumore inimmaginabile in qualsiasi altra città - d’Italia e del mondo – che assorda, infastidisce, stressa, rende nervosi i romani, e contro cui non si può fare niente perché rivolgersi e avere un intervento dell’Arpa è pressoché impossibile dato che la burocrazia regna sovrana, a cominciare dalla stessa comunicazione via posta elettronica al dipartimento incaricato, non la ricevono! Viviamo male, cari romani tutti, me compresa. Hanno fatto della città più bella del mondo una tra le più brutte zozzure di cui vergognarsi.

Chi si occupa di Roma, a tutti i livelli, non lo fa. Il sistema di gestione, così com’è concepito, non funziona. Il “trucco” sarebbe quello di rendere responsabile chi è tenuto a occuparsene. Bisogna privatizzare le funzioni e i compiti. Solo responsabili in prima persona le persone funzionano, altrimenti se ne fregano, i romani per primi. Dopo la denuncia indignata di Bruno Vespa, si sono intraviste le masse di operatori ecologici – gli spazzini – remunerate dallo Stato. E’ durata pochissimo, la pattumiera ha immediatamente ricominciato ad ammassarsi in ogni dove. Bisognerebbe pulire con la varecchina, non sciacquettare all’acqua di rose. Subito si è ripiombati nell’incuria e nel più strafottente disinteresse.

Eppure non deve essere difficile. Si potrebbero prendere ad esempio cittadine gioiello come Parma, Mantova, Cremona, eccetera. Non deve essere difficile procedendo con politiche di privatizzazione, di responsabilizzazione e merito. Esiste persino un sito web, www.romafaschifo.com con sottotitolo “Chi ha ridotto così la città più bella del mondo?” Basta visitare il sito per leggere tutto ciò che sarebbe necessario fare a e per Roma.

La nostra splendida capitale è totalmente fuori controllo. L’è uno schoncio bell’è bbono!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:01