
Beppe Grillo sbarca a Strasburgo nel giorno dell’apertura della nuova legislatura. E mentre il Parlamento europeo celebra i riti delle nomine, il comico è un fiume in piena che vuole travolgere l’Unione. Renzi? “Un passato remoto che non m’interessa più”. I finanziamenti europei all’Italia? “Sono venuto per dire di non darli più: scompaiono tutti in Calabria, Sicilia e Campania, quindi a ‘ndrangheta mafia e camorra”.
“Questa Europa è fallita”, ha detto Grillo argomentando, è costruita “sulla complessità voluta” per non far capire nulla ai cittadini. Al Parlamento Grillo ci arriva nel pomeriggio per partecipare alla riunione del gruppo Efdd, acronimo inglese per “Europa della Libertà e della Democrazia Diretta”, costruito con Nigel Farage.
“Siamo due comedian della politica”, ha dichiarato il leader del M5S. E davanti ai giornalisti aggiunge anche il “no” alla “transumanza” del Parlamento tra Bruxelles ed a Strasburgo, che va avanti da decenni per “dare un contentino ai francesi”. Quindi: “Vorremmo fare una proposta ai francesi: vi paghiamo in nero una cosettina e non veniamo più qua”.
E se i suoi parlamentari ritengono “non opportuno” seguire la protesta dei colleghi dell’Ukip, che voltano le spalle mentre l’Orchestra Sinfonica di Strasburgo suona l’Inno alla Gioia, lui dice “basta!” all’inno europeo perché “l’ha usato Hitler per i compleanni, l’hanno usato Mao e Smith in Rhodesia”.
L’intervento nella riunione di gruppo va in diretta streaming. Poi sul blog compare il testo del discorso. Dove difende la scelta di fare gruppo con l’Ukip e articola l’attacco alla “stampa italiana, che si è inventata di tutto per dipingere Farage come un mostro”. Il programma del nuovo gruppo invece è quello di “cambiare l’Europa”, di “fare nomi e cognomi” di tutti i responsabili e di tutto quello che non funziona in Europa, “una élite di mentitori che cambia i metodi di calcolo alla bisogna”. “Vogliamo informare i cittadini di che cos’è questa struttura che cambia la vita a milioni di vite. E la cambia in peggio”, ha aggiunto Grillo tornando sul tasto più caro: “C’è la possibilità di pensare un altro mondo che non sia fatto di banche e di multinazionali”. Poi il comico genovese ha attaccato i sistemi salva-stati inventati negli anni della crisi, a cominciare dal Meccanismo europeo di Stabilità. All’Italia “costa 125 miliardi”, ha detto.
“È come se tu pagassi una kasko per l’assicurazione della tua auto – ha proseguito il leader dei Cinque Stelle - e poi quando qualcuno ti viene addosso, ti prestano i soldi per il carrozziere”. E ancora: “Le guerre oggi non si fanno più con i carri armati. Si fanno con lo spread. Da un carro armato ti puoi difendere: lo spread non lo vedi e non lo senti. È un assassino perfetto. Silenzioso ed ineffabile”.
Ma Grillo ha parlato anche di immigrazione, allineandosi all’Ukip: “Sugli immigrati bisogna regolare i flussi. Se Finmeccanica vende armi alla Siria, allora sarà la Finmeccanica a caricarsi i costi per gli immigrati dalla Siria”, perché “se dobbiamo accogliere chi scappa dalla guerra, dobbiamo chiederci chi ha fatto la guerra. Andiamo a vedere perché arrivano dall’Africa, diamo nomi e cognomi a questa gente”.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:16