
Si è svolta, presso la sala Cristallo dell'Hotel Nazionale a Roma, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Privato Sociale” realizzato dalla Fondazione Health Care&Research Onlus, in collaborazione con il gruppo Health Care Italia, il Rome American Hospital, il Centro Diagnostico Pigafetta e la Fimmg. Si tratta di una iniziativa volta a permettere alle persone con reddito non elevato, prive di copertura assicurativa e non iscritte alle liste di attesa del SSN, di accedere in tempi brevi e a costi contenuti, ai servizi sanitari privati, con agevolazioni economiche fino al 50 per cento del costo medio delle prestazioni sanitarie nelle strutture private, attivando così un rapporto di complementarietà tra Sistema Sanitario Pubblico e Sistema Sanitario Privato.
Alla presentazione hanno partecipato Luigi de Montis, presidente Fondazione Health Care&Research Onlus, Franco Fraioli vicepresidente Fondazione Health Care and Research Onlus, Pier Luigi Bartoletti presidente Fimmg Lazio, Maria Rizzotti, vicepresidente della Commissione Sanità del Senato della Repubblica. Ha moderato l’incontro Ester Maragò del Quotidiano Sanità. Luigi de Montis, presidente Fondazione Health Care&Research Onlus, nel suo intervento ha spiegato che: "La Fondazione promuove dal 2008 attività di ricerca scientifica nell’ambito della scienza medica. Come Onlus, quindi organizzazione non lucrativa, ha indirizzato le proprie risorse a progetti nel campo della solidarietà sociale, ed è appunto con questo spirito che è nato il Progetto Privato Sociale. E' un progetto sperimentale della durata di un anno, se questo modello organizzativo si rivelerà, come speriamo, efficace, la Fondazione sarà disponibile ad estendere la sua applicazione anche ad altre aree sanitarie e a tutte le strutture sanitarie che vorranno replicare il modello".
“Il sistema solidaristico universale introdotto con la legge 883/78 si è rilevato insostenibile. A farne le spese - secondo Franco Fraioli, vicepresidente della Fondazione Health Care & Research Onlus - è soprattutto la classe media che dopo la crisi è troppo povera per pagarsi privatamente le cure sanitarie ma troppo ricca per ricorrere agli aiuti dello Stato. Di conseguenza abbiamo assistito e assistiamo ancora oggi a una diminuzione dell’assistenza offerta dal servizio pubblico e all’aumento della domanda di salute che rimane insoddisfatta. Per colmare il vuoto assistenziale, arriva il progetto Privato Sociale. Che non è in competizione con il SSN, ma in ausilio”.
Per Fabio Valenti della Fimmg, “il cittadino si trova di fronte a situazione in cui le risposte in ambito sanitario sono sempre più difficili con liste di attesa lunghe e che non fanno distinzioni in base alla gravità delle patologie. Di fronte a questa situazione è necessario dare una risposta a una fascia sempre più ampia di cittadini, quella della fascia media”. Per la senatrice Maria Rizzotti, “questa iniziativa assume un particolare valore sociale proprio perché sperimenta ciò che potrebbe essere un modello anche per altre regioni, attivando un rapporto di complementarietà tra Sistema sanitario pubblico e privato”.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:03