Il “Sistema-Paese” che proprio non va

Ci sono certi episodi, certi fatti, certe notizie di cronaca, che vengono relegate (nelle cronache nazionali) ad uno spazio minimo tranne che in sporadici casi. Negli ultimi giorni mi sono saltati agli occhi due episodi che da soli dimostrano come questo sistema-Paese non va proprio.

Ci ha fatto sapere TGcom24 che, ad Agrigento, un cittadino stufo di vedere una villa comunale abbandonata e invasa da sterpaglie e sporcizia, si è sostituito all’amministrazione comunale e ha deciso di dedicarsi al giardinaggio cercando di dare una sistemata a quello spazio pubblico, cioè di tutti i cittadini, lui compreso. Ci si aspetterebbe, se non il plauso, almeno un minimo apprezzamento (se non le scuse, per aver trascurato quel verde pubblico) da parte della pubblica amministrazione cittadina verso il solerte contribuente sul cui capo, invece, piove una diffida del Comune a non intervenire più in aree comunali senza autorizzazione.

Da TGcom24 si passa al quotidiano toscano “La Nazione”, dalle cui colonne si apprende che l’ex sindaco di Pistoia è stato accusato di furto aggravato. E hanno fatto bene, cavolo! Pensate che il 2 dicembre del 2012 quel personaggio politico si trovava con moglie e figlio piccolo in un supermercato cittadino. La morbosa attenzione del piccoletto (ci riferiamo al bimbo) fu attratta da una confezione di macchinette (quattro i pezzi in essa contenuti) dalla quale il perfido pargolo riuscì a sottrarre un modellino. Il personale di sorveglianza si accorse dell’accaduto e chiese all’ex primo cittadino (padre e quindi responsabile delle perfide azioni del bambino) le spiegazioni sull’accaduto scoperto. La Nazione scrive che “lui, mortificato, pagò il dovuto e non vi fu nessuna querela da parte del supermercato poiché questa è la prassi, o meglio, il protocollo, in presenza di piccoli furti. Non fu avvisato nemmeno il direttore”. La notizia venne però pubblicata su un blog che comunque citava i fatti ma non il nome dell’ex sindaco, scrivendo genericamente di un ex amministratore. “Fu così - prosegue La Nazione - che pur in assenza di una formale denuncia alle autorità, la notizia criminis fu acquisita dalla magistratura e, di lì a poco, l’ex sindaco venne indagato per furto aggravato, reato che consente la procedibilità d’ufficio, in assenza di querela”. Perché furto aggravato e non semplice? Perché l’ex sindaco non solo è accusato del furto della macchinina ma, per compiere il reato, avrebbe anche aperto la scatola poi riposta con le altre sullo scaffale.

Due piccoli episodi, quelli citati, che a loro modo dimostrano che tra i tanti problemi che affliggono il nostro sistema-Paese ci sono anche una grigia e spesso inutile burocrazia ed una giustizia che altrettanto spesso fa discutere: l’Italia non se li può più permettere e, tutto sommato, neppure se li merita.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:21