
Il pianeta dell’informazione vaticana è stato appena sfiorata dalle innovazioni di Papa Francesco. Con la risoluzione del contratto di Dino Boffo da direttore di TV2000 (la televisione dei Vescovi) dovrebbe iniziare dopo il Concistoro una nuova fase.
Finora i punti di riferimento del Papa sono stati due gesuiti: padre Federico Lombardi come portavoce della Sala Vaticana (dalla quale vengono irradiati tutti i bollettini e le notizie tramite News.va) e padre Antonio Spadaro, direttore del settimanale della Compagnia di Gesù Civiltà Cattolica, fondata nel 1850 da un gruppo di gesuiti napoletani con padre Carlo Mara Curci.
Gli orizzonti della Chiesa di Papa Bergoglio riguardano la necessità di ritrovare la strada non del proselitismo ma della diffusione del Vangelo, riproporre una Chiesa povera che non venga considerata come un’agenzia di beneficenza sociale ma che guardi alla missione ultraterrena. Per fare questo è essenziale che tutte le forme della comunicazione abbiano una “linea editoriale” comune pur nella specificità dei singoli mezzi. Il pianeta è vasto: due quotidiani (l’organo ufficiale della Santa sede è “L’Osservatore Romano” fondato nel 1931, e “Avvenire”, il quotidiano della Conferenza dei Vescovi); due radio (Radio Vaticana che trasmette notiziari giornalieri in 53 lingue e Radio inBlu, a cui aggiungere Radio Maria); settimanali e un centro di produzione.
L’uscita di scena di Boffo si è prestata a molte interpretazioni. C’è chi ricostruisce scenari che vedono coinvolti i vertici della Cei (rimozione di Angelo Bagnasco da presidente) e chi ritiene che Papa Francesco non sia soddisfatto della gestione dell’informazione vaticana. Il messaggio indiretto sarebbe giunto dalle parole che esaltavano il ruolo di Internet e padre Spadaro è uno dei massimi teorici della “cyber-teologia”, che dovrebbe sviluppare l’evangelizzazione del nuovo mondo virtuale che si esprime sul web. Sempre più spesso il Papa scrive su Twitter/Pontifex_it.
Che qualcosa stia cambiando nella stampa vaticana lo si ricava anche dalla nota politica firmata da Marco Bellizzi sulla vicenda Letta-Renzi. Per L’Osservatore, “ciò che rimane è il consumarsi di un’ennesima crisi di Governo dalle motivazioni e dai rituali che sanno di stantio. Con Renzi arriva perciò il momento nel quale deve voltare pagina l’Italia intera dopo venti anni poco utili”. Il Governo Renzi “nasce con una sorta di peccato originale. Durante la sua vita dovrà dimostrare di sapersene redimere”.
Sono attesi cambiamenti a catena. Nuovo direttore di Tv2000 e Radio inBlu, nuovo direttore all’Osservatore Romano (dove Gian Maria Vian, che successe a Mario Agnes, e il vice Carlo Di Cicco sono stati nominati nel 2007 su pressione dell’allora segretario di Stato, Tarcisio Bertone), nuovo direttore all’Avvenire con lo spostamento di don Marco Tarquinio ad altri incarichi (che ha preso il posto nel 2011 di Boffo che nel maggio del 2013 è stato al centro di uno scoop non-scoop). TV2000, da lui diretta, aveva mandato in onda un servizio in cui si diceva che il Papa aveva fatto un esorcismo. Immediate le smentite. Mezzo scoop, bufala? “Mi scuso con il Santo Padre e per aver intaccato la verità dei fatti”, fu costretto ad ammettere Boffo. Il Papa non aveva fatto un esorcismo, come sostenuto dalla tivù dei Vescovi, ma dato una semplice benedizione. Otto mesi dopo, la “rimozione”. L’argomento delle “possessioni demoniache” scopre un nervo debole della Chiesa di fronte all’avanzare dell’occultismo.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:04