Fondi regionali e spese, Cota si difende

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere per ribadire che è un governatore onesto e leale, che si dedica anima e cuore al governo della Regione Piemonte. È questo l’inizio della lettera che il presidente Roberto Cota ha inviato ai giornali di tutto il Piemonte, intervenendo sulla questione delle spese dei fondi dei gruppi regionali. Gli si contesta di aver utilizzato dei fondi a titolo personale, “niente di più lontano dalla verità, dalla sua indole e dalla sua storia”, si legge nella lettera.

Ha cercato di sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. Gli contestano spese per complessivi 25mila euro, in un periodo di quasi 3 anni, quindi di circa 800 euro al mese. Di questa cifra l’importo più consistente è pari a 21mila euro per pranzi, cene e viaggi. Questi sono da collegare esclusivamente alla sua attività politica e istituzionale su tutto il territorio nazionale, per impegni che ha avuto, pressoché quotidiani. “Non vedo e non riesco ad immaginare come avrei potuto fare simili cene o trasferte, per interessi personali.

Giusto per esser ancora più chiaro e diretto: non ho mai fatto cene e festini in maschera, come è avvenuto altrove. Non ne avrei avuto il tempo e non è assolutamente nella mia indole di uomo e padre di famiglia”, si legge nella lettera. Gli contestano – come ha precisato il Governatore – anche di aver pagato un caffè o uno spuntino a persone che si occupano 7 giorni su 7 della sua sicurezza, purtroppo messa a repentaglio dalla sua azione di governo.

Ricorda inoltre e ne diamo atto, che Cota fin dall’inizio del suo mandato ha promosso una decisa azione di responsabilizzazione, per ridurre i costi della politica ad iniziare dai compensi di tutti i consiglieri regionali, se stesso compreso. Per dare l’avvio a questo processo ha voluto dare l’esempio, riducendosi spontaneamente lo stipendio. Il risparmio che ha prodotto con la sua politica di ridimensionamento dei compensi, che ha tra l’altro condiviso con i suoi assessori, è stato destinato al fondo per i cassintegrati piemontesi.

Ciò è avvenuto inoltre ben prima dell’azione della magistratura e dei noti scandali che hanno investito altre Regioni. “Quello che mi preme maggiormente – ha scritto in conclusione il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – come uomo prima che come politico, è far sapere a tutti i piemontesi che il loro presidente è una persona onesta, dedita al lavoro, che non esclude la possibilità dell’errore, ma che è sempre stato rispettoso delle leggi”.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:51