Tre deputati violano il patto anti-tasse

Ma è così difficile mantenere una promessa? Nelle elezioni del febbraio 2013, dieci candidati avevano firmato un pledge, una promessa pubblica e solenne, con il Tea Party Italia e Alleanza dei Contribuenti quali garanti. Promettevano di non alzare le tasse e di non aumentare la spesa pubblica. Da parte loro si trattava di un impegno fisicamente facile da mantenere: basta votare “no” o non votare ogni volta che una legge sottoposta alla loro attenzione comporta un aumento di tasse e/o di spese. Anche per gli elettori è diventato molto facile monitorare l’attività di un parlamentare.

Basta andare su siti Internet come Open Parlamento per verificare tutto: quante volte un deputato o un senatore è intervenuto, quante assenze ha fatto, cosa ha detto, cosa ha pensato (beh, questo forse non ancora…) per cosa ha votato pro e a cosa si è opposto. Ebbene, il Tea Party Italia, che è garante del patto, ieri ha “broccolato” (e subito raggiunto con una lettera) tre firmatari del pledge votare un immenso aumento di spesa pubblica e tasse: il Decreto Istruzione. I tre deputati che hanno violato la promessa anti-tasse sono: Annagrazia Calabria (Pdl), Enrico Costa (Pdl) e Adriana Galgano (Scelta Civica).

È giusto e lecito chiamarli per nome e cognome, anche per rispetto a chi quel patto lo ha firmato e rispettato, assentandosi durante la votazione: Deborah Bergamini (Pdl), Maurizio Bianconi (Pdl), Massimo Corsaro (Fratelli d’Italia), Giancarlo Galan (Pdl), Elio Massimo Palmizio (Pdl) e Luca del Gobbo (Pdl) non erano in aula. Daniele Capezzone (Pdl) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) erano in missione. Dunque si poteva fare: ci si poteva opporre. Giancarlo Galan, in particolar modo, per rispettare la sua promessa contro le tasse ha rassegnato le dimissioni da relatore del decreto istruzione. “Non posso più accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse – aveva dichiarato Galan dopo l’annuncio delle dimissioni – Basta.

Meno Stato, meno tasse. Il mio non è uno slogan politico, è una battaglia che non ho intenzione di abbandonare”. Contrariamente ai loro colleghi e co-firmatari, Annagrazia Calabria (Pdl), Enrico Costa (Pdl) e Adriana Galgano (Scelta Civica) hanno votato a favore di un decreto, da ieri trasformato in legge dopo l’approvazione del Senato, che ci costerà un minimo di 413.200.000 euro, in aumenti di imposte catastali, ipotecarie e di registro, aumenti delle accise su birra e prodotti alcolici. Si tratta di una nuova legge che comporta anche un notevole aumento di spesa pubblica: un piano di assunzione di circa 69mila nuovi docenti e circa 16mila impiegati Ata, un incremento di 100 milioni di euro annui dal 2014 dei finanziamenti universitari e di 5 milioni di euro per l’anno 2014 per l’attribuzione di contributi per medie e superiori, circa 8 milioni di euro per libri di testo, oltre 6 milioni di euro per l’orientamento e 3 milioni di euro per istituti tecnici, circa 10 milioni di euro ai professori ; il tutto per una somma di circa 470 milioni di euro.

 Ovviamente nessuno è giacobino e nessuno ha in mente di montare la ghigliottina in Piazza Montecitorio, ma almeno sapere che cosa un politico fa delle sue promesse è un esercizio utile per ogni elettore. Fino alla Prima Repubblica era impossibile addirittura conoscere i programmi dei partiti. Si votava un simbolo e poi ci si doveva fidare ciecamente. Con la Seconda Repubblica, almeno i programmi dei partiti sono stati divulgati e si è votato sulla base di quelli. Per poi vederli disattendere sistematicamente. Ma un partito è una macchina complessa e le decisioni al suo interno si disperdono fra mille rivoli e migliaia di informazioni. Sapere che cosa fanno i suoi singoli membri è decisamente più interessante. Sapere chi vota per aumentare le tasse, negli Stati Uniti, ha comportato la sconfitta di George Bush (padre) nelle elezioni del 1992, additato dal garante del suo patto, l’Americans for Tax Reform di Grover Norquist. Ora vedremo in Italia l’effetto che fa.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:51