Berlusconi-Lario, assegno dimezzato

Colpo di scena nella causa di divorzio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario: il Tribunale di Monza ha più che dimezzato l’assegno di mantenimento che il Cavaliere dovrà corrispondere alla ex moglie. Berlusconi dovrà alla Lario 1,4 milioni di euro al mese, invece che 3, come stabilito durante la separazione

DUE CAUSE – Questo perché sono in corso due diverse cause tra Berlusconi e la Lario: una di “separazione consensuale”, avviata il 3 maggio 2009 da Veronica davanti al tribunale di Milano, e la seconda di “divorzio”, avviata nel 2013 dal Cav davanti al Tribunale di Monza, che è quello di competenza in base alla residenza della ex moglie.

TENORE DI VITA – L’argomento del contendere, come spesso accade nei divorzi, è il mantenimento di vita che il marito deve poter assicurare alla moglie anche dopo la fine del matrimonio. Solo che qui si parla di uno degli uomini più ricchi del mondo. Per questo, i giudici di Milano avevano stabilito l’astronomica cifra di 3 milioni di euro al mese, oltre alla villa di Macherio. In cambio, Berlusconi aveva ottenuto che la causa non fosse intentata come “separazione con addebito di un comportamento cosciente e volontario contrario ai doveri nascenti che derivano dal matrimonio, come la violazione del dovere di fedeltà coniugale”.

L’ULTIMA DECISIONE – Ora, però, con una sentenza che risale a quest’estate ma di cui solo ora si ha notizia, il Tribunale di Monza ha più che dimezzato l’assegno, portandolo a “solo” 1,4 milioni di euro al mese. Ma non è ancora finita: Veronica Lario può a sua volta appellarsi, facendo ricorso alla Corte d’appello di Milano. Che potrebbe a sua volta decidere diversamente.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:25