Strage a Lampedusa, Obitorio sulla spiaggia

“È una tragedia”. Sono queste le prime parole del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, in seguito al naufragio di un barcone con almeno 500 a bordo (eritrei, somali e ghanesi) avvenuto all’alba di ieri a poche miglia dall’isola. Sono 94 i cadaveri recuperati e trasportati sulla banchina del molo di Lampedusa. Tra loro anche due bambini e una donna incinta. Ma “il bilancio è destinato a salire”, ha confermato all’Adnkronos Giuseppe Noto, direttore dell’Asp di Palermo, “151 sono stati messi in salvo”. La tragedia è avvenuta nella zona tra la Tabaccara e l’Isola dei Conigli. A bordo del barcone sarebbe scoppiato un incendio, forse dovuto a un corto circuito. Decine e decine di profughi per il panico si sono gettati in acqua, raccontano i sopravvissuti al naufragio accompagnati, ancora sotto choc, sulla terraferma a Lampedusa. Alcuni dei migranti in mare si sono messi a nuotare per raggiungere gli scogli mentre i pescherecci, che si trovavano nella zona del naufragio dove sono giunte cinque motovedette della Guardia costiera, oltre ai mezzi della Guardia di Finanza, tentavano di metterli in salvo.

Una vera e propria catena umana per aiutare gli immigrati finiti in acqua che ancora adesso sarebbero oltre 200. “Ci sono morti ovunque. È terribile”. Non riusciva a trattenere il pianto uno dei soccorritori che si trovava su uno dei pescherecci utilizzati per recuperare i cadaveri dal mare. “Sono decine i morti, molti galleggiano – ha detto ancora tra le lacrime all’Adnkronos – Sembra un incubo”. Bisogna creare “corridoi umanitari. Nei paesi civili quando la gente scappa dalla guerre non si lascia annegare, si fanno i corridoi umanitari – ha detto all’Adnkronos il sindaco Nicolini – Chiunque vedrà questi morti allineati sulla banchina, penserà ciò che sto pensando io, ciò che stanno pensando i soccorritori: perché non li mandano a prendere vivi? Smettiamola, smettiamola”, ha concluso il sindaco sconvolto dall’ennesima tragedia.

Dopo la tragedia il vicepremier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha annullato la conferenza stampa in programma ieri a Palazzo Chigi con i ministri del Pdl . Per il presidente del Consiglio Enrico Letta si tratta di una “tragedia immane”. Su quanto accaduto il governo riferirà al Parlamento “appena il quadro conoscitivo sarà completo, nelle forme e nei modi che verranno definiti con le presidenze di Camera e Senato”, ha poi detto il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. “La tragedia di Ragusa con 13 morti vittime di criminali scafisti scuote le nostre coscienze e impone a noi tutti di porre in essere le misure necessarie per evitare il ripetersi di queste tragedie”. E' il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha scritto a monsignor Giancarlo Perego, direttore generale Fondazione Migrantes, in occasione della presentazione del rapporto “Italiani nel mondo 2013”.

Il messaggio di Napolitano con cui invita ad affrontare “con maggiore sensibilità i problemi di una politica dell’asilo” è arrivato proprio mentre a Lampedusa si è consumato l’ultimo dramma. “Una tragedia infinita, un dramma inenarrabile”. Sono le parole che usa il ministro degli Esteri, Emma Bonino, secondo la quale “gli esodi non hanno una soluzione miracolosa, altrimenti l’avremmo già trovata e perseguita”. Questa “immane tragedia non è umanamente sopportabile”, secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, bisogna fare tutto il possibile per fermare i trafficanti di morte che sfruttano la speranza dei poveri”.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:07