
Illustrissimo Presidente
noi, associazione di cittadini, ci rivolgiamo a Lei in quanto garante dei diritti costituzionali degli Italiani. Siamo stati indotti a questa iniziativa non in difesa di un politico ma di un cittadino i cui diritti oltre e prima che essere riconosciuti dalla nostra Costituzione sono insiti nell'Essere Umano. Ci riferiamo alla sentenza della Cassazione su Berlusconi in merito al reato di evasione fiscale emessa dal collegio presieduto dal magistrato dr Esposito.
"Il Giornale" in data 21 agosto 2013 pubblicava le testimonianze dell'imprenditore calabrese Massimo Castiello e dell'attore Franco Nero i quali riferivano che nel corso di una cena due anni prima nella villa di Castiello a San Nicola Arcella il giudice dr Esposito diceva testualmente "Berlusconi mi sta proprio sulle palle. Ma se mi dovesse capitare a tiro gli faccio un mazzo così". Queste testimonianze,se accertate,non possono non indurre a ritenere il dr Esposito reo di aver calpestato il dettame dell'art.111 della Costituzione che al comma 2 recita"Ogni processo si svolge di fronte ad un giudice terzo ed imparziale".
Perché esista l'imparzialità e la terzietà di un giudice è necessario che esista l'impregiudicatezza e questa non può non riferirsi anche alla condizione psicologica di chi è chiamato a giudicare. Il dr Esposito, presidente del collegio giudicante aveva già giudicato e condannato l'imputato Berlusconi per pregiudizi personali già 2 anni prima di essere chiamato a presiedere il collegio giudicante ed in assenza dell'unico convincimento accettabile derivante solo dalla risultanza degli atti processuali che due anni prima non potevano essere a sua disposizione. Risulta dalle testimonianze del sig Castiello e del sig Nero la grave premeditazione del dr Esposito nel voler soddisfare un proprio insano desiderio di condannare Berlusconi utilizzando ed offendendo il ruolo di magistrato al quale è fatto obbligo di non subire condizionamenti personali nei confronti di un imputato.
Questi elementi avrebbero motivato la ricusazione del magistrato. Purtroppo queste testimonianze sono arrivate dopo la sentenza ma non si può non intravedere l'esistenza di quei vizi di nullità della sentenza per manifesto interesse del giudice Esposito già grave ma che diventa più rilevante dato il suo ruolo di presidente del collegio che indubbiamente può esercitare anche un condizionamento psicologico sugli altri componenti.
Ci rivolgiamo ancora a Lei, Sig Presidente in quanto al vertice del CSM che non può non valutare il comportamento del dr Esposito che ha disatteso all'obbligo dell'astensione previsto dall'art.51 del Codice di Procedura Civile. Sig Presidente da anni l'associazione Noi Meridionali si batte in difesa di quella giustizia sociale che non è mai stata realizzata per i meridionali. Riteniamo di aver il dovere di difendere i diritti costituzionali di ogni cittadino così faticosamente conquistati dopo secoli di lotte sociali
Certi di un Suo riscontro
Con devozione dr Vincenzo Maiorana
Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:09