
L'esame della legge contro l'omofobia e la transfobia è stato sospeso e riprenderà nel pomeriggio alle 16. Lo ha stabilito l'aula di Montecitorio che ha anche respinto la richiesta della Lega Nord di riportare il testo in commissione Giustizia. Nicola Molteni e Massimiliano Fedriga hanno motivato la richiesta della Lega, sottolineando le divisioni della maggioranza, sfociate nella richiesta della presidente della commissione Giustizia, Donatella Ferranti, di rinviare alle 16 di oggi la ripresa dell'esame del provvedimento e per consentire al comitato dei nove di superare le difficoltà e di mettere a punto un testo condiviso.
Ferranti ha annunciato in aula le dimissioni di Antonio Leone da relatore della legge ma ha invitato il co-relatore del Pdl (l'altro è il deputato del Pd, Ivan Scalfarotto) a ripensarci e a riprendere il proprio impegno. Il M5S è tornato ad attaccare Laura Boldrini. Il deputato pentastellato Cristian Iannuzzi ha accusata la presidente della Camera di non essere imparziale nella conduzione dei lavori. "La presidente - ha dichiarato- non può intervenire per esprimere opinioni sugli interventi dei deputati, perché così influenza l'aula''.
''Se non si sente in grado rappresentare l'aula in modo imparziale - ha aggiunto - è meglio che si dimetta, almeno potrà sedere al suo posto una persona più imparziale di lei". A fine seduta il deputato Davide Crippa ha però precisato che il Movimento 5 Stelle non ha chiesto le dimissioni a Boldrini ma solo rassicurazioni sulla sua imparzialità. "Temo che le parole di Iannuzzi - ha detto - siano state confuse in maniera strumentale. Abbiamo sollevato una questione di imparzialità della presidente Boldrini. Noi chiediamo le dimissioni solo se la presidente non è in grado di mantenere e garantire l'imparzialità.
E' evidente che la nostra non è stata una richiesta di dimissioni, non è un'accusa diretta alla presidente", ha concluso Crippa. Scoppia intanto la polemica tra Donata Lenzi (Pd) e Roberto Fico (M5S). Lenzi ha detto di capire l'attacco nei confronti della presidente della Camera: ''Hanno ricevuto l'ordine perché Boldrini è troppo visibile, è troppo dalla parte degli ultimi e per questo va attaccata. Così domani si avranno i titoli '5 Stelle chiede dimissioni Boldrini'".
"Quando si fanno queste accuse - ha replicato Fico a nome di M5S - bisognerebbe motivarle e indicare quali sono le fonti. Questa è una falsità enorme, tanto più grave se fatta da chi ha avuto l'ordine di votare Napolitano a presidente della Repubblica. Noi non ragioniamo così e chi ragiona in questo modo, evidentente gli ordini li ha ricevuti".
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:48