Sulla magistratura Berlusconi ha ragione

Ha ragione Berlusconi nel dire che parte della magistratura è politicizzata. Ha ragione di voler separare le cariche tra Pm e giudici. Ha ragione di non voler permettere che Pm e magistrati possano accedere alla politica, se prima non si dimettono dai loro incarichi. Ha ragione di voler introdurre penali per i magistrati che sbagliano. Ha ragione nel dire che sopra gli organi giudicanti non ve ne sia uno formato da cittadini comuni a cui appellarsi oltre i giudici.

Ha ragione di dirsi innocente e di essere l'unico al mondo, da quando è sceso in politica, ad aver avuto più processi "mirati" che nessun altro. Ha ragione nel voler continuare a battersi contro una democrazia dei giudici a due velocità, una per la gente comune che viaggia a passo di lumaca, ed una nei suoi confronti con la velocità del giaguaro. Altro che "caimano". I "caimani" sono bel altri. Ed il sorriso beffardo ed ironico di Epifani sta a dimostrare come, senza Berlusconi, la democrazia sarebbe destinata a marciare su di una strada rossa. Sono moltissimi i cittadini che hanno capito che la giustizia, così com'è, non va bene e va riformata, ad iniziare dal Presidente della Repubblica, ma il Pd fa quadrato, ed invece di porre la questione della riforma in primo piano, fa spallucce, perchè gli conviene.

 Usare la magistratura per colpire l'avversario politico non si è mai visto in nessuno Stato democratico. Solo nelle dittature. Appunto. Ma il Pd difende la magistratura, come se fosse un santuario. Perché? Ha solo sbagliato i conti. L'unico modo di potersi sbarazzare di Berlusconi è che muoia. Ma, lunga vita a Berlusconi. Forse saranno altri ad andarsene prima di lui, e nessuno se ne rammaricarebbe.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:16