
Queste riflessioni sono di un moderato che ha a cuore la giustizia sociale e la certezza del Diritto che abbiamo conquistato faticosamente dopo anni di lotte. Sono il risultato non di un pregiudizio pro o contro Berlusconi ma del desiderio di vivere in una società civile."La legge è uguale per tutti" è il principio imprenscindibile di una Democrazia. Da circa 20 anni mi batto per i diritti e la Dignità dei meridionali traditi da tutti i politici e sono stato da sempre critico verso i comportamenti dei politici di destra e di sinistra e quindi ritendo di non essere accusato di berlusconismo ma non posso non prendere posizione nei confronti di un cittadino indipendentemente dalle sue scelte politiche. Berlusconi è stato privato della libertà personale e dei diritti civili nel convincimento che Mediaset avrebbe evaso circa 7 milioni di euro .è stato chiamato a risponedre del reato pur avendo ceduto con atto notarile le aziende al fratello che ha nominato amministratore Confalonieri. È stato condannato solo perchè i magistrati hanno ritenuto che Berlusconi "non poteva non sapere" che è solo una ipotesi non dimostrabile ed un'arma micidiale dei magistrati contro i diritti di tutti ad una prova certa. Viene naturale porci alcune domande.
È possibile che un imprenditore versi più di 9 miliardi di euri al fisco e rischi la galera per rubare solo lo 0,8 per mille(7 milioni)? Qualche anno fa Pavarotti e Valentino Rossi sono stati accusati di aver evaso circa 45 milioni di euri ed a loro è stato accettato un concordato perchè Berlusconi è stato processato e condannato? Si può essere privati della libertà pur non risultando proprietari di una azienda e non avendo ruoli amministrativi? Berlusconi da quando ha deciso di fare politica ha avuto 46 processi da parte di una certa magistratura,troppi per non far nascere il legittimo sospetto di un tentativo di neutralizzare un avversario politico per via giudiziaria E poi la magistratura è una lobby sempre più potente tanto da poter permettere di non accettare un referendum popolare che voleva anche per i magistrati una responsabilità professionale.
Nonostante l'86 % degli italiani volessero questa norma, tra l'altro solo per la responsabilità grave questa non è mai diventata legge per quale motivo se non la forza della magistratura nei confronti della politica? Solo il presidente Napolitano è riuscito a far valere i propri diritti nei confronti di intercettazioni illecite mentre noi comuni mortali dobbiamo sottostare al potere dei magistrati. Vi sembra logico che un qualsiasi cittadino in un processo debba essere indifeso contro i pubblici ministeri che senza la separazione delle carriere vivono nelle stanze vicine ai giudici,diventano amici entrano quando vogliono nelle loro stanze ,vanno al bar insieme,mentre un l'avvocato difensore deve prendere l'appuntamento ed entrare nelle stanze dei giudici con il cappello in mano? Eppure si oppongono alle separazioni delle carriere che esiste in tutto il mondo civile. Si ha l'impressione che per la debolezza della politica stiamo vivendo in una "dittatura"dei magistrati. Ricordate il caso Tortora? Il magistrato che lo ha fatto morire non ha ricevuto nessun provvedimento disciplinare ed è arrivato al massimo delle promozioni.
(*) Presidente di Noi Meridionali, membro della "Comunità de L'Opinione"
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:45