
Il sistema bancario italiano ormai è "imballato" da tempo, tra sofferenze e credito al "lumicino". Di chi la colpa? Diciamo subito, per chiarimento, che la mancanza di liquidità da parte delle banche sembrerebbe dovuta al fatto che i circa 100 miliardi devoluti dalla Bce di Mario Draghi sono stati investiti, in gran parte, nei titoli di Stato, a cominciare dai decennali che rendevano il 6%, senza rischi, denaro pagato allo 0,75%.
Un bell'affare, a rischio zero. Le banche, dunque, invece di concedere finanziamenti allo sviluppo, ed a sostegno di imprese e famiglie, si sono chiuse a riccio. Le conseguenze nefaste di tale atteggiamento sono sotto gli occhi di tutti. Ma per entrare nel cuore del problema, e cioè della mancanza di flessibilità delle banche, riportiamo un paio di casi emblematici che ci sono stati riferiti. Un signor X chiede al direttore di una agenzia Unicredit di far slittare di un anno le rate di un prestito concesso, perchè si stima che questo sia il tempo massimo per la vendita di un immobile di prestigio a Roma centro.
Il direttore di agenzia trasmette la richiesta alla centrale, ma la risposta, dopo mesi non giunge. Il signor X decide di non pagare più, trasferisce la pensione su altra banca alla faccia del rid che sul c/c non pesca più un euro, e probabilmente non pagherà più un euro di rimborso alla banca. Altro caso: un cliente di un'altra banca, che gestisce un'attività adibita a scommesse, Enalotto, ricariche telefoni, ecc, chiede di poter avere una dilazione sulle rate di un prestito. Altro secco no. Il signore in questione, cede l'attività e se ne va a Londra, dove aprirà una rosticceria con tanto di pizza napoletana. Non rimborserà nulla alla banca.
Istituti di credito lungimiranti, in cui le conseguenze sono sofferenze in crescita a vista d'occhio, soprattutto per proprie colpe. Se questa è l'Italia bancaria dell'Euro, meglio uscirne fuori, ed alla svelta. Tra l'altro, sarebbe interessante capire come mai Banca Poste non abbia ancora ottenuto da Bankitalia l'autorizzazione a poter operare come banca, ma debba convivere in simbiosi con altre banche.Già, la concorrenza: ma le banche non la vogliono.
Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:12