
Alla fine si è trovato l'accordo e la prima giornata al vertice europeo dei 27 si è conclusa in maniera positiva, a notte fonda. “Sono molto soddisfatta” ha detto la Cancelliera Angela Merkel. E ha aggiunto: “Siamo d’accordo tutti sul bilancio pluriennale” 2014-2020 e “ora possiamo dire ai cittadini europei che possiamo pianificare” tutti gli interventi finanziari europei. L’intesa non era tanto scontata. A opporsi con un netto “no” era stato David Cameron.
Il premier britannico non sembrava disposto infatti ad accettare la riduzione del “rebate” che deriva dal nuovo accordo. Soddisfatto anche Enrico Letta per le decisioni sui fondi da utilizzare per l'occupazione dei giovani. I miliardi per il lavoro giovanile saranno otto e non sei, fino al 2020. Di questi otto, soltanto sei si possono anticipare al 2014-2015. “Riusciamo a ottenere più di quanto si pensava - ha dichiarato Letta - Nel senso che c’è un’aggiunta in più rispetto a quanto era previsto nel front loading del piano per il lavoro giovanile. È un risultato molto positivo e sono molto contento”. I fondi andranno ai 13 Paesi più in difficoltà.
In testa dovrebbero esserci Spagna, Grecia, Italia e Francia. Cameron dunque è stato accontentato: è stato mantenuto lo “sconto” in favore della Gran Bretagna, ossia quello che chiedeva il premier britannico. Infatti, si è decisa la “riapplicazione delle decisioni di febbraio sul bilancio”. “A febbraio avevamo raggiunto l’accordo che non sarebbero state cambiate le basi di calcolo”, ha ricordato la Cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:45