
Lodo Mondadori. Il pg della Cassazione, Pasquale Fimiani, ha chiesto una lieve riduzione, che ancora non è stata quantificata, del risarcimento dovuto dalla Fininvest alla Cir, confermando che quest'ultima è stata parte danneggiata. In secondo grado la Fininvest era stata condannata a risarcire 564,2 milioni alla Cir della famiglia De Benedetti. “Il percorso seguito dalla Corte di Appello di Milano - ha detto Fimiani - è logico e regge. È a mio avviso necessario solo riquantificare una piccola parte del danno, che potrebbe ridurre il risarcimento per Cir di circa il 15 per cento rispetto all'importo liquidato.
La “Guerra di Segrate” - ha proseguito - è una vicenda complessa nella quale l'avvocato Cesare Previti agiva in favore di Fininvest con lo stesso rapporto che lega un promotore finanziario alla banca: per questo dalla sua responsabilità penale nella corruzione del giudice Metta discende la responsabilità civile della Fininvest nel giudizio di risarcimento in favore della Cir”. Il collegio difensivo della Cir ha valutato “positivamente” la requisitoria del pg della Cassazione, che ha confermato “la fondatezza dell'azione della società e il diritto al risarcimento dell'ingente danno patrimoniale e non patrimoniale sofferto per la corruzione di un giudice da parte della Fininvest nella vicenda del Lodo”.
Per l'avvocato della Cir, Vincenzo Roppo, “suona davvero pretestuosa e un po’ vittimistica la tesi dei legali Fininvest in base alla quale i giudici di Milano avrebbero, per pregiudizio avverso, liquidato alla Cir un risarcimento eccessivo. Non c’è stato invece alcun illecito arricchimento e tanto meno una “over compensation” dal momento che in appello per Fininvest c’è già stato uno sconto di circa 212 milioni di euro”.
Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:14