Oncologia italiana: un nuovo progetto di legge

Il 20 giugno 2013, nell'ambito del congresso annuale dei primari oncologi ospedalieri, riuniti sotto la sigla CIPOMO, è stato presentato a Roma il progetto di legge per l'oncologia medica in Italia. L'iniziativa era stata proposta nello scorso dicembre su questo giornale come esortazione alla futura classe politica perché scrivesse una legge per i malati di cancro. Si era allora in campagna elettorale. Durante il congresso la proposta di legge é stata presentata agli iscritti al CIPOMO e ad alcuni rappresentanti delle forze politiche, che coabitano nella commissione sanità del senato. Erano presenti i senatori Lucio Romano (SC), Serena Fuxia (M5S) e Nerina Dirindin(PD).

Il resoconto della giornata è riassumibile con l'aggettivo 'positivo', preceduto da un qualsiasi avverbio rafforzativo. La proposta è piaciuta ai congressisti e ha trovato nella politica una risposta d'eccellenza: sarà istituita una commissione politici-tecnici per verificare quanto si possa costruire attorno alla richiesta degli oncologi medici. Un passo importante, per chi da anni cerca di far comprendere i veri bisogni dei malati di cancro. La politica al giusto livello si è impegnata a comprendere le istanze dell'oncologia. La legge non è ancora stata scritta, ma questo primo passo verso una proficua collaborazione è stato inteso dagli oncologi come un insperato punto di partenza. Un merito per il successo della giornata innanzitutto lo ha il giornale L'Opinione, che ha sposato in tempi non sospetti la proposta di legge, pubblicando nel dicembre scorso il citato articolo esortativo. Da quel giorno di strada se n'è fatta, visto che oggi l'idea è stata accolta da tutti i primari oncologi italiani come il loro prossimo obiettivo, ricevendo il totale sostegno della categoria. Le ragioni della legge derivano dalla necessità di mettere in sicurezza un patrimonio culturale nazionale, quello del mondo oncologico medico, cresciuto negli ultimi vent'anni in assoluta autonomia tra le mura dei nostri ospedali.

Gli oncologi hanno chiesto una legge per tutelare 2250000 cittadini elettori, così li chiamammo a dicembre, che hanno avuto un contatto diretto col cancro e che trovano in questo patrimonio culturale il giusto soddisfacimento al bisogno di salute. Questi cittadini vivono grazie alle cure e alle conoscenze della medicina moderna e proseguono giorno dopo giorno la loro battaglia affidati alla responsabilità degli oncologi medici. Grazie alle più recenti scoperte in campo farmacologico possiamo affermare che il malato di cancro è passato da disperato combattente di prima linea a soldato delle retrovie. È stata chiesta a gran voce una legge per mettere in sicurezza la globalità della cura medica del cancro, cura che nel 1978, quando fu pensato il servizio sanitario nazionale (SSN), non esisteva e neppure era visibile durante la riforma di De Lorenzo del 1992. D'altronde il mondo è cambiato e la scienza va più veloce della macchina organizzativa dello stato. L'oncologia medica é un punto d'eccellenza per il nostro paese, riferimento per i tanti malati, che sono ben il 4% dei nostri concittadini e per le loro famiglie.

L'oncologia medica non è fatta solo di medici oncologi. Essa è una sistema ben consolidato nella sanità del paese e comprende infermieri specializzati, psicologi, assistenti sociali, volontari, ricercatori, borsisti. È un settore della scienza medica cresciuto negli ultimi vent'anni, in continua espansione che ha portato un valore aggiunto nella vita di tanti pazienti. L'Oncologia è cresciuta a macchia di leopardo nel paese, non sempre sostenuta come avrebbe dovuto dal sistema sanitario, ma il più delle volte ha trovato risorse grazie alla buona volontà dei suoi operatori. In molte realtà continua a dare prestazioni grazie all'intervento del volontariato, che agisce da bancomat e cela agli occhi di chi ha bisogno l'inefficienza del sistema. È ora di dare un assetto definitivo, stabile e uguale in tutta la nazione alla cura medica del cancro. L'Oncologia dal 20 giugno può andare in prima serata.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:17