Camusso: «Troppi dossier, pochi fatti»

«Noi abbiamo la sensazione che i dossier si moltiplichino e che non si decida sui singoli capitoli» e «penso che ci sia un motivo. Il governo precedente ha lanciato un infinito numero di compiti». Lo ha affermato il leader della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista rilasciata a Radio24.

Intervendo sull'azione del governo, Camusso ha sottolineato come il dibattito Imu-Iva evidenzia che si «continua a stare dentro gli echi della campagna elettorale più che tirar fuori il Paese». «L'aumento dell'Iva diventa anche per un impatto psicologico» un provvedimento «importante». Ciò che «non va bene è l'idea che siccome si deve intervenire sull'Iva, devi abolire anche la tassa sulla proprietà della casa», sull'Imu. «Il tema non è parlare di quali forme di flessibilità» per potenziare l'occupazione ed il lavoro in Italia, ma di «quali investimenti», mentre riguardo gli incentivi «c'è un rischio di difetto di efficacia se si fa solo quello». Sugli incentivi, Camusso ha aggiunto che «non abbiamo nessuna illusione che sia questo da solo il provvedimento che può determinare un'effettiva ripresa, il Governo deve investire e guardare molto al territorio». Il «diritto di licenziare chissà perché «si pensa che potrebbe realizzare chissà quale splendido mercato del lavoro».

«Invece il tema non è continuare a moltiplicare le incertezze ma creare una condizione migliore» per i lavoratori. «La discussione che non si fa è come ci si immagina che le persone affrontino il futuro. Nella totale incertezza? In Germania il sindacato ha il diritto di veto sul licenziamento che forse è una cosa ancora piu' decisiva della nostra normativa» ha concluso il leader della Cgil.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:19