Ingroia lascia: ormai è un ex pm

«Lasciare la toga mi è costato molto, è stata una decisione sofferta e travagliata. Io mi sentivo la toga cucita addosso, e ho dedicato tuta la vita a quella attività». Sono queste le parole di Antonio Ingroia pochi minuti prima di recarsi alla procura di Aosta per presentare le dimissioni dalla magistratura. «Non potevo continuare a subire soprusi dal ceto politico attraverso il Csm e ho reagito», ha aggiunto l'ormai ex magistrato.

«Quella di oggi (ieri, ndr) è una giornata piena di sentimenti ed emozioni - ha detto Ingroia - sia se guardo indietro sia se guardo avanti. Una porta che si chiude, un portone che si apre». «Il fatto che il vicepresidente del Csm Vietti se la sia cavata con la battuta "ce ne faremo una ragione" riguardo alle mie dimissioni non è certamente stato elegante - ha ammesso l'ex pm - C'é un po' di amarezza perché non ho avuto riconoscimenti per il lavoro fatto, 25 anni dedicati allo Stato senza risparmiare nulla, energie, rischi personali, sacrifici della vita privata.

La politica è stata ingenerosa verso di me». Anche se, per dirla tutta, ad essere "ingenerosi" nei confronti di Ingroia sono stati soprattutto gli elettori che lo hanno clamorosamente "trombato" alle Politiche di febbraio.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:51