
Adesso, tanto per dire, non vogliamo pensare che Matteo Renzi abbia bisogno del nostro aiuto: di mazzate, dal suo partito, ne sta prendendo a iosa ma lui dimostra di sapersi difendere con invidiabili capacità. Quindi di noi può farne sicuramente a meno. E però, l’altro giorno, secondo alcuni benpensanti piddini, il sindaco fiorentino ha esagerato, comportandosi «da miserabile» ed usando «parole gravi e offensive» nei confronti di due papabili per il Quirinale, entrambi del suo partito: Anna Finocchiaro e Franco Marini.
Cosa avrebbe detto di così spregevole il Primo cittadino fiorentino, tanto da fare scatenare cotanta reazione? Renzi si è limitato a dire esclusivamente la verità. Perché, non è forse vero che la signora Finocchiaro fu immortalata all’Ikea mentre utilizzava la scorta per spingere il carrello con gli acquisti? E perché, vi risulta forse che Franco Marini sia stato seppellito di preferenze in terra abruzzese nelle scorse consultazioni elettorali (eppure era secondo della lista dietro alla eletta Stefania Pezzopani)? Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, nel caso della Finocchiaro, il "rottamatore" è stato quasi un signore limitandosi a ricordare solo la "vicenda-Ikea" e non anche quella che vede coinvolto Melchiorre Fidelbo (marito della senatrice) sotto processo a Catania per truffa alla Regione per aver ottenuto un appalto senza gara.
Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 10:56