
Un nuovo boom dell’editoria religiosa. Non che mancasse: dai due quotidiani L’Osservatore romano e l’Avvenire al settimanale Famiglia cristiana, da Radio Vaticano a Radio Maria, dalla tv Duemila. Ma in queste settimane è un’altra cosa. È l’effetto dei due Papi e del tentativo della Chiesa di recuperare terreno, fiducia, consensi dopo gli scandali dei preti pedofili, le vicende del corvo in Vaticano, le dimissioni e il perdono per la divulgazione di documenti riservati e custoditi nelle stanze di Papa Ratzinger, i contrasti e le divisioni a livello di Curia sulla gestione del potere temporale della Chiesa, con particolare riferimento al ruolo dello Ior e le finanze dello Stato del vaticano. Con le impreviste e inconsuete dimissioni di Benedetto XVI e l’arrivo del Papa-prete italo-argentino Francesco si nota una rivalutazione dell’immagine della Chiesa cattolica.
Il linguaggio semplice, popolare ma al tempo stesso molto consapevole dell’ortodossia cattolica del gesuita Francesco sta spingendo autori, scrittori, giornalisti a dedicarsi maggiormente a questa realtà che da 2000 anni è sulla scena mondiale. Non solo le messe nelle basiliche romane ma anche quelle delle più sperdute parrocchie attirano nuovi fedeli e quelli che da anni erano rimasti “ freddi” nei confronti delle cerimonie religiose. Cresce la partecipazione e la voglia di essere presenti a questa nuova fase. Cavalcando l’onda dell’entusiasmo ecco un nuovo settimanale popolare-religioso da un centinaio di pagine edito dai Periodici San Paolo, dal titolo “Credere, la gioia della fede”, diretto da don Antonio Rizzolo, venduto in edicola e nelle parrocchie. È una scommessa in un’Italia in cui si legge poco e si praticano poco le Chiese.
Secondo don Rizzolo, però, gli oggetti d’attenzione non mancano: devozioni, pellegrinaggi, feste religiose, processioni. Il tutto raccontato in modo semplice come piace a Papa Francesco che ricorda la centralità della donna, che denuncia la piaga della tratta delle persone come la più estesa schiavitù del XXI secolo o che invita i giovani a portare avanti la speranza. Cambia veste anche “La Civiltà cattolica”, la rivista dei Gesuiti fondata nel 1850 dalla Compagnia di Gesù, di cui fanno parte sia Papa Francesco che il portavoce della sala stampa del Vaticano padre Lombardi. Si modernizza e arrivano gli approfondimenti di politica, economia, diritto, politica estera e sulla società. La nuova rivista, presentata dal direttore padre Antonio Spadaro, sarà disponibile anche in formato digitale , con possibilità di essere letta con tutti i tablet in circolazione. Sono stati organizzati anche un account Twitter e una pagina Facebook. Sembra che giornali, libri, emittenti radio-televisive facciano a gara a raccontare le idee, la concezione di una Chiesa aperta al mondo e capace di scendere per strada a cercare la gente come indicato da Francesco fin dall’inizio del suo Pontificato.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:48