«Usano me per  colpire Berlusconi»

Ruby El Marough, la ragazza marocchina al centro della vicenda dei ''festini di Arcore'' ha manifestato sui gradini del palazzo di giustizia di Milano dove ha chiesto di esser ascoltata dai magistrati. «Non sono una prostituta, devono ascoltarmi. Per colpire Berlusconi la stampa ha fatto del male a me. Oggi ho capito che è in corso una guerra contro Berlusconi e io ne sono rimasta coinvolta, ma non voglio che la mia vita venga distrutta. Voglio essere ascoltata dai magistrati per dire la verità ha aggiunto ricordando di essere la parte lesa in questa vicendaW.

«Non ho mai avuto rapporti sessuali a pagamento e non li ho mai avuti con Silvio Berlusconi», ha detto la ragazza protestando davanti al tribunale di Milano per non essere stata ascoltata nel processo all'ex premier. La marocchina ha precisato che nessuno ha voluto ascoltare la sua verità «l'unica possibile». Ruby, protestando davanti al tribunale di Milano per non essere stata ascoltata nel corso del processo a Silvio Berlusconi, si è anche commossa e sul suo viso è spuntata qualche lacrima quando ha spiegato di essere stata insultata durante la Messa a Pasqua. «Ho subito un ennesimo episodio di intolleranza - ha chiarito la ragazza davanti a una ressa di telecamere e fotografi, leggendo un testo scritto ma senza rispondere alle domande dei cronisti - quando la domenica di Pasqua una persona guardando mia figlia ha detto "spero che non diventi come sua madre"»

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:14