
Quando si dice “matrimoni contro natura” (in politica)! Come fa uno smacchiatore di giaguari a maritarsi con un Grillo cannibale, due volte più grande di lui? Atteggiandosi a preda, anziché a predatore, verosimilmente. E siccome le cavallette si riproducono a ritmi vertiginosi, la maschera di Bersani ha deciso (con la sua tristissima vis comica) di giocare al Dr. Mengele, per sterilizzare i parlamentari “grillini”, attraverso una campagna acquisti “indolore” (?!). A tal fine, ha dato anche un nome a questa strana cosa, destinata a fare leva sulla loro inesperienza e voglia di protagonismo, chiamandola “scouting”, il cui significato profondo è: “guarda come ti svezzo i bambini”, dimenticandosi però che, in questo caso, deve vedersela con una legione assai obbediente, al comando di due strampalatissimi generali. Grillo, chiuso nel suo bunker, dice che non è lui a doversi arrendere, ma lo sfortunato Segretario del Pd (effettivamente colpevole di aver smarrito la ricevuta vincente del Superenalotto elettorale!), che si è tolto il cappello, mostrando una canuzie incipiente, che il capo indiscusso di M5S è chiamato a rinfoltire, rinunciando a qualche capello della sua ampia chioma.
Immaginate gli strilli! E nemmeno a provare con la zazzera scompigliata di Casaleggio, la cui apparizione in pubblico, in Piazza S. Giovanni, ha fatto disperare per il futuro dei barbieri e degli “spin-doctor”. Eppure, non siamo su “Scherzi a parte”, come vorrebbero farci credere The Economist e quel volpone di Peer Steinbrück (illustre politico socialdemocratico tedesco e possibile candidato alla Cancelleria), che hanno scritto e dichiarato come alle elezioni di febbraio scorso abbiano vinto “due clown” (indovinate chi?)! No, a vincere è stato il popolo italiano e ci dispiace (nemmeno un po’, per la verità.) per gli gnomi di Bruxelles, Londra e Wall Street. Ma noi siamo ancora una comunità sovrana, e spetta solo alla nostra gente dire se vogliamo meno o più “Europa”! Certo, non questa dei sacrifici senza crescita e di una moneta pensata e costruita in laboratorio, ancora prima di aver dotato l’Unione di una lingua e un governo comuni! Grillo dice che vuole un “referendum” (immagino propositivo.) sull’Euro? Perfetto: ma all’interno di quale cornice costituzionale intende muoversi? L’attuale prevede solo un referendum abrogativo. E per proporlo occorre formulare correttamente i quesiti relativi, chiedendo l’abolizione degli strumenti legislativi di ratifica dei Trattati europei di Maastricht, del Patto di Stabilità e del Fiscal Compact.
Oh, “ragassi”, e quando mai la Corte Costituzionale ve li farà passare, in via preventiva? Ergo, dovete prima inventarvi una “fiducia-sfiduciante” (tipo: “te la concedo, ma ti condanno per il resto della tua vita parlamentare al. coitus interruptus”), chiedendo all’odiato “psiconano” i voti che vi servono per racimolare la maggioranza dei 2/3, necessaria per modificare la Costituzione vigente (attraverso lo strumento e con i limiti dettati dall’art. 138, che a voi grillini non dirà assolutamente nulla!), in modo da smontare il bicameralismo perfetto, introdurre il referendum propositivo e far eleggere direttamente il capo del Governo. Altrimenti, che cosa? La “decrescita felice”? Ce la siamo già aggiudicata da un pezzo! Da quando, dal 1992 al 2001, i governi di sinistra ci hanno ridotti alla fame! Riassumo il delitto. In dieci anni, Amato, Ciampi, Dini, D’Alema e Prodi hanno, nell’ordine temporale: evirato la competenza sulla moneta nazionale di Bankitalia; amputato del 50% il potere di acquisto dei redditi dipendenti; smantellato un intero tessuto produttivo del Nord e del Centro Italia, grazie a una sgangheratissima, quanto velleitaria, “globalizzazione” e a un livello di imposizione fiscale che non ha eguali nel mondo.
Quindi, massima solidarietà a Grillo, se intende far pagare a caro prezzo a Bersani e soci queste loro colpevoli nefandezze! Già, ma qual è la puntata più verosimile che farà nei prossimi giorni M5S alla roulette delle alleanze, senza le quali non vi può essere fiducia (e quindi nessun Governo) in Parlamento? Favorire la ricostituzione della strana maggioranza delle larghe intese (Pd + Pdl + Monti), trovando un secondo “marziano” per Palazzo Chigi, dopo Monti, per scommettere su elezioni anticipate a medio termine, facendo così il pieno di voti dell’inevitabile protesta e scontento generalizzato? Io temo di sì.. Presidente Napolitano, faccia bene attenzione a quel boccino infuocato, che un inedito Marchese del Grillo sta per consegnare nella sua mano.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:46