
Gli “Oscar a rovescio”! Le migliori nomination, per il film mai girato della “Grande Illusione”, su questa epoca di falsi miti (e di grandissimi mitomani)? Due, in particolare: Oscar Giannino e Oscar Pistorius. Il primo, suicida politico, per aver millantato titoli accademici mai posseduti; il secondo, accusato di omicidio per gelosia. Entrambi, però, piccoli “mostri”, creati artifialmente in laboratorio da media adoranti, di cui Giannino era un “chierico” navigato, temuto e osannato, mentre Pistorius rappresentava la favola del diverso, di colui che prevale su di un destino crudele, mettendo le ali alla fantasia collettiva, per rilanciare il mito dell’onnipotenza umana.
Così, nel loro caso, il bionico si somma al catodico puro, grazie alle gambe finte di titanio, che corrono come il vento (grazie agli anabolizzanti!), e all’istrionismo modaiolo -come i colori pasticciati di una tavolozza dai toni molto vivaci-, di una particolarissima versione del “Diavolo veste Prada”! Che cosa rimane di tutto ciò? Che i voti di “Fare per Fermare il declino” andranno, probabilmente, a infoltire le file degli astensionisti o a gonfiare ancora più le vele del Grillo-CheFidel (un ibrido mezzo castrista e per l’altra metà guevarista), spianandogli ancora di più la strada per una Piazza S. Giovanni, ormai, solo “rossa di vergogna”! La vergogna, in particolare, che sta dietro a quel grido (ricordate?), assai poco marxiano, di “Abbiamo una Banca!”. Quella del Monte dei Paschi di Siena, gestita da imbroglioni matricolati, con la complicità e l’etero direzione politica, prima di Botteghe Oscure e, poi, di Via del Nazareno, che hanno ridotto l’Istituto più antico del mondo a mendicare i Tremonti e i Monti bond, concessi a tassi d’usura! Per salvare chi? Correntisti e azionisti, forse? O per ri-nazionalizzare le banche italiane? Oddio, fa che non sia vero! Eppure, malgrado sia stata richiesta a viva voce (da Tremonti, in particolare!), Bankitalia ancora non ci ha detto se sapesse o ignorasse il contratto capestro tra Mps e Nomura, a proposito del derivato mortale di Alexandria..
Possibile che tutto si debba fermare alla “Banda del buco” del 5%? Spero che, stavolta, i magistrati inquirenti non si facciano ammaliare dal solito colore rosso, che appare inequivocabilmente sullo sfondo di questa sequenza di scandali bancari. Chiedo a Bersani: quando Lei, in qualità di Segretario del Pd, farà un’analisi compiuta sul come e perché mille miliardi di euro, donati -a tasso di svendita- dalla Bce al sistema bancario europeo, non solo non hanno creato un solo posto di lavoro in più in Italia, o dato i doverosi finanziamenti alle imprese sane, ma stanno distruggendo, per di più, gli ultimi scampoli di risparmi delle famiglie italiane, facendo così mancare importanti risorse per il rilancio dei consumi? Per cortesia, cari colleghi giornalisti, vogliamo iniziare, nei confronti di questa sinistra, un’amara, impietosa campagna della verità? Che si basa, poi, sulla seguente contabilità oggettiva.
I tre Governi Berlusconi sono durati, in tutto, poco meno di nove anni. Alcuni mesi tra il 1994 e il 1995. Cinque anni dal 2001 al 2006. Altri tre anni, dal 2008 al 2011. Allora, perché l’Opposizione parla di un “Ventennio” berlusconiano? Perché sta truffando palesemente il Paese, con questa propaganda? “Loro”, invece, hanno tenuto le redini economico-finanziarie del Paese nei due anni cruciali di “Mani pulite” (dal 1992 al 1994), con Giuliano Amato (quello che nottetempo svuotò i conti correnti degli Italiani, per farci entrare nella Moneta unica! Ricordate?). Poi dal 1995, ininterrottamente fino al 2001, si sono alternati tutti Governi di sinistra, con Dini, Ciampi, D’Alema e Prodi. Sono costoro che ci hanno condannati al deserto della “Globalizzazione” e alla mannaia del cambio “lira-euro”, falcidiando del 50%, in un colpo solo, il potere di acquisto dei cittadini italiani, e uccidendo -in pochi anni- l’industria manifatturiera più performante del mondo! A quali “Poteri Forti” obbedirono, all’epoca, questi grandi uomini, che oggi hanno l’impudenza (sì, proprio loro: Amato, D’Alema e Prodi) di farsi candidare al Quirinale, in modo da recitare il ruolo gregario di “guardiani” della grande finanza speculativa e dei banchieri che operano tra Francoforte e Bruxelles? E tu, Grillo-CheFidel, perché non strilli sulle piazze, piuttosto, che la Pac (Politica Agricola Comune) è da buttare, ridando così dignità e speranza all’agricoltura di qualità, di un’Italia ingiustamente depauperata, in modo da assegnare -per cento anni- terra fertile a centinaia di migliaia di giovani, che ci potranno così garantire, con il loro lavoro, almeno l’autosufficienza alimentare? E ora che gli Oscar veri ce li diano da soli, non vi pare?!
Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 11:25