
Il ritorno di Berlusconi (ammesso che abbia mai abbandonato la scena politica) coagula le destre, che condividono col Cavaliere il contrasto alla politica europea in materia di credito, industria, agricoltura ed energia. Soprattutto ingranare la retromarcia sulla cessione di sovranità all’Ue. Storace si dichiara convinto di poter ora recuperare verso La Destra (alleata di Berlusconi) i consensi che erano di An. La Santanché finalmente vede archiviato il montismo nel Pdl. Mentre la Lega considera questa svolta cruciale per ricompattare le alleanze a destra. Berlusconi anti-montiano e nemico dichiarato degli speculatori europei piace anche ai vari movimenti meridionalisti. Il Cavaliere torna a scalare il gradimento nei sondaggi, mettendo a dieta i centristi di Fini, Casini e Montezemolo.
«Al di là di ogni considerazione, penso che con Berlusconi in campo, la destra prende un voto in più piuttosto che uno in meno, Berlusconi è sicuramente ancora un valore aggiunto», ha detto il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, nel corso di un Forum all’Ansa.
«Berlusconi ha ancora un ruolo importante nella politica italiana - ha aggiunto Cattaneo - è stato un riformatore capace di apportare cambiamenti reali, un leader che ha avuto la forza ad un certo momento di mettersi da parte, consapevole di quanto era ‘ingombrante’ la sua figura, per fare proseguire in avanti il suo partito e per fare aggregare i moderati. Ma - ha affermato Cattaneo - dopo che Casini ha scelto di andare con Vendola e che il suo partito ha mostrato una certa incapacità a gestire le difficoltà del momento, ha deciso di mettersi di nuovo a disposizione per evitare la debacle della destra. Certo è - ha concluso - che se il nuovo ha la faccia di Bersani, Casini, Fini e Vendola, sicuramente Berlusconi può scendere in campo senza fare brutta figura, per altro lui ha alle spalle anche qualche anno di vita parlamentare in meno di quasi tutti questi altri grandi competitor».
«Nessun rischio per la credibilità italiana sui mercati - ha affermato a Tgcom24 Daniela Santanché (Pdl) - Come si è dimostrato che nemmeno Monti ha potuto fare nulla per lo spread, dico che è sbagliato e anti-italiano tirare in ballo lo spread. Sta succedendo che la politica la si fa in Europa. Monti andava bene alla Merkel. Il problema è che abbiamo una moneta europea senza governo europeo. Non bisogna dire di no all’euro, ma no a questo euro. Ieri con Berlusconi è stato un vertice importante. Siamo pronti per la campagna elettorale. Vediamo quando ci saranno le elezioni. Io personalmente preferirei il prima possibile». Sull’alleanza con la Lega, Santanché aggiunge: «Ieri è stato deciso che la Lega deve rispondere a un atto formale per allearci alle politiche. La Lega si deve pronunciare. Non sarei d’accordo a un’alleanza locale e separati alle politiche». Ipotizzando una candidatura di Monti con una parte politica la Santanché risponde: «Troverei scorretto se Monti decidesse di stare da un parte dopo che il suo governo è stato sostenuto da tutto il Parlamento. Se così fosse allora sarebbe in discussione la sua imparzialità». E sulla possibilità di Monti al Quirinale, risponde senza esitazioni: «Se dovessi decidere io, non gli darei il voto».
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:04