Et voilà. Ed ecco che dal cilindro delle figure di alto profilo che dovranno comporre la sua giunta, Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, ha tirato fuori altri quattro nomi.
Nessun deputato o big di correnti dei partiti: il governatore ha puntato alto, anzi, altissimo, pensando ad Antonino Zichichi, scienziato di fama internazionale, alla guida dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. Il professore emerito di Fisica all’Università di Bologna, 83 anni, nato a Trapani, fondatore del Centro Ettore Maiorana di Erice e promotore di iniziative scientifiche internazionali, ha risposto positivamente all’invito: «Ma sì, penso che accetterò l’incarico», fa sapere il fisico, contattato telefonicamente da un quotidiano on-line siciliano direttamente a Ginevra, dove presiede un gruppo di ricerca al Cern. È stato lo stesso Crocetta ad annunciare ufficialmente la nomina di Zichichi nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato altri tre assessori: Nelli Scilabra, studentessa universitaria (Formazione), Mariella Lo Bello, della Cgil di Agrigento (Territorio), e Francesca Basilico d’Amelia (Bilancio). Più volte corteggiato dal centrodestra (non ha mai fatto mistero di una vicinanza a questa parte politica) che nel passato gli ha offerto incarichi politici, Zichici dice che «in questa fase bisogna superare gli steccati».
Il governatore aggiunge quindi altre quattro tessera al puzzle della sua squadra di governo, di cui fanno già parte il cantautore Franco Battiato (Turismo e Spettacolo), Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso in via D’Amelio (Salute), il pm antimafia Nicolò Marino (Energia) e Linda Vancheri della Confindustria di Caltanissetta (Attività produttive). Crocetta conferma dunque l’intenzione di varare una giunta svincolata dalle logiche e dai veti dei partiti. Anche se sembra alquanto singolare che, pur scegliendo di smarcarsi dalle forze politiche e di essere indipendente dai loro condizionamenti, abbia presentato nei giorni scorsi il progetto di un suo movimento (il primo passo è il gruppo all’Ars formato con gli eletti nella lista del presidente) con il quale, assicura l’ex sindaco di Gela, «ci misureremo alle Politiche e forse saremo il primo partito in Sicilia».
Intanto, se il partito di Casini è disponibile ad andargli incontro proponendo assessori tecnici (la presidenza dell’Ars dovrebbe andare ad un esponente Udc dopo la disponibilità ottenuta dal Pd), in casa democratica permangono i malumori per il no di Crocetta alle indicazioni di assessori politici.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:13