Alfano in lotta con i rubagalline

«Cacceremo dal partito i ladri, i ruba-galline, i malfattori e i gaglioffi. Tolleranza zero». Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, lo scorso venerdì replicava ai cronisti che gli chiedevano una dichiarazione sull’indagine per corruzione nei confronti del coordinatore provinciale di Milano, Sandro Sisler. Ed è tornato anche sollecitazioni in merito alle affermazioni di Daniela Santanchè che ha chiesto le dimissioni del gruppo dirigente del partito. «Il Pdl - ha detto - non è di estrema destra, non è il partito di Le Pen, non è contro l’euro e per l’uscita dall’Ue. Detto questo non ho alcun problema personale con Santanchè». Quale sia il nesso tra i “rubagalline” lombardi (o laziali) e le tante “galline” che si agitano nel pollaio del Pdl, non ci è dato sapere. Anche perché, tra le tante uscite di questi ultimi giorni, quella della Santanchè è sembrata ai più la meno bizzarra, visto che interpreta il sentimento di una larga parte di quella che è stata - in un passato sempre più lontano - la base elettorale del Popolo della Libertà.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:33