Perché Formigoni va e Vendola resta?

Se fossi più giovane, voterei ad occhi chiusi per lui perchè è in grado di essere sornione, battagliero, dolce, sorridente, grintoso, amministratore, oppositore: lui è uno di quelli che riesce a parlare per minuti interi senza farti capire un concetto che sia uno.

Dice tutto con parole talmente celestiali che le stesse vanno in cielo un attimo dopo essere state pronunciate: di loro, su questa terra, resta poi solo il nulla. Per quel che mi riguarda, non resta che considerarmi un po’ avanti con gli anni: il pericolo è, di conseguenza e per fortuna, sventato.

Il Nostro è però anche bravo a presidiare i social network e lanciare i messaggi al popolo della rete. Quella dell’altro giorno, è stata una versione particolarmente prolifica del mio potenziale candidato: su Twitter è stato possibile leggere interventi di altissimo valore. Se ne forniscono in questa sede alcuni illuminanti esempi. Esempio uno. «Casini non lo abbiamo definitivamente perso. Non l’abbiamo mai trovato». Esempio due. «La questione morale non è solo nel fatto che c’è chi ruba. È nel fatto che la politica ha dismesso ogni ambizione di cambiare il mondo». Esempio tre. «In un paese che da vent’anni non ha uno straccio di politica industriale, il nostro sistema produttivo torna tra i più arretrati del mondo». Esempio quattro. «Ho chiesto il rito abbreviato per chiudere la mia questione giudiziaria e potermi candidare. Se sarò condannato mi ritirerò».

Gli esempi sopra riportati costituiscono testimonianze di una capacità dialettica quasi superiore al normale. Ma non chiariscono, nel contempo, che fine abbia fatto Casini (almeno, ma non solo, nella mente del Nostro) e, soprattutto, come mai l’attuale compagno di cordata del Nostro si intendeva con lo stesso Casini fino all’altro ieri. È vero, “la politica ha dismesso ogni ambizione di cambiare il mondo”. Infatti quel tipo di politica sta mostrando di dedicarsi sempre di più ai sistemi sanitari ed ad ogni altra fonte di reddito che può derivare dall’attività amministrativa. Ed è altrettanto vero che il nostro sistema industriale e produttivo “è tra i più arretrati dal mondo”. E questo perchè esiste anche una certa ritrosia degli enti locali a interferire con le scelte industriali dei grandi gruppi ed alle conseguenze che ne conseguono: la recente vicenda dell’Ilva di Taranto ne è, del resto, un esempio concreto che ha visto, per decenni, gli enti locali far finta di nulla di fronte all’inquinamento prodotto dall’acciaieria situata in quella città.

Quel mio candidato ideale non mi ha però fatto capire da che cosa si ritirerà in caso di eventuale condanna: dalle primarie, dalla vita politico-amministrativa o da entrambi? Perchè, se è diritto dell’intera Italia “liberarsi di Formigoni” che attualmente è soltanto un indagato, in base a quale “sistema di potere” la stessa nazione non dovrebbe avere il medesimo diritto di liberarsi di un rinviato a giudizio che è in impaziente attesa del verdetto che lo riguarda, tanto da chiederlo con rito abbreviato? Ammetto di essermi reso conto di aver dimenticato di riferire ai lettori che stavo scrivendo del governatore della Puglia Nichi Vendola. Me ne scuso.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:57