Polverini dichiara guerra al Pdl

Non ha fine la faida che sta lacerando il Pdl nel Lazio. Ieri Renata Polverini ha sfrondato la sua giunta. Nell’ottica dei tagli che entreranno in vigore a partire dalla prossima consiliatura, la presidente ha ridotto a dieci il numero degli assessori. Sono stati in cinque a perdere il posto: Marco Mattei(che aveva le deleghe di Ambiente e Sviluppo sostenibile), Gabriella Sentinelli (Istruzione e Politiche per i giovani), Angela Birindelli (Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali), Stefano Zappalà (Turismo) e Francesco Lollobrigida (titolare delle Politiche mobilità e trasporto pubblico locale).

Un taglio che, al di là della giustificazione eticamente corretta, penalizza fortemente quelle componenti del Pdl che sono invise alla governatrice che nel pomeriggio ha formalizzato le dimissioni. Mattei è uomo vicino ad Antonio Tajani, bersaglio non più di due giorni fa delle accuse al vetriolo dell’ex leader dell’Ugl. Biridelli, nonostante i dissapori degli ultimi mesi, fu designata dall’ex capogruppo azzurro, Francesco Battistoni. Lollobrigida e Sentinelli, infine, erano in quota An.

Inoltre Polverini ha rafforzato i poteri degli assessori a lei più vicini. Fabiana Santini, ex forzista, ha ottenuto la delega al Turismo che era di Stefano Zappalà e quella ai Giovani, che era di Sentinelli. Mariella Zezza, polveriniana di ferro, ha acquisito l’Istruzione altra delega di Sentinelli. Giuseppe Cangemi, Pdl vicino a Gianni Sammarco e tra i più fidati collaboratori della presidente, ha ottenuto la delega ai Rifiuti, sfilata all’alemanniano Pietro Di Paolo e quella all’Ambiente, al forzista Marco Mattei.

Rimangono invariate le deleghe dei due assessori dell’Udc. Anzi, Luciano Ciocchetti è stato nominato vicepresidente.

Un risiko che lascia intendere come la governatrice sia intenzionata ad amministrare concretamente la Regione fino al voto primaverile, non avendo nessuna intenzione di accelerare la procedura di dimissioni che porterebbe ad elezioni anticipate. E che sono iniziate le grandi manovre in vista del redde rationem di aprile. Da mesi Polverini sta organizzando una sua lista, Città Nuove, che ha corso alle ultime amministrative (in alcuni casi anche contro il candidato del Pdl) e la sta rendendo indipendente dalle fila degli azzurri. Ancora non è chiaro se tale rivendicazione d’indipendenza sarà giocata sul tavolo delle trattative con Angelino Alfano, o piuttosto guarda in direzione dei centristi. I quali, però, potrebbero essere sensibili alle sirene del Pd.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:59