
Il controllo generale della Tv pubblica mano a un solo uomo? Sembra questa la filosofia del vertice di viale Mazzini, Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi. A quest’ultimo l’ultima parola in materia di incassi pubblicitari (silurato Aldo Reali per gli scarsi risultati della Sipra, sostituito dall’ex direttore generale Lorenza Lei) e di quei tralicci di trasmissione di RaiWay che un tempo l’ex presidente Rai, Roberto Zaccaria, voleva vendere agli americani.
La seconda mossa decisa quasi all’unanimità dal Cda (contrario Verre) riguarda l’accorpamento di Televideo a Rainews24 sotto la guida di Corradino Mineo direttore della testata all news dal 2006. Giornalista spiccatamente di sinistra anche per sua ammissione, Mineo, ha 62 anni, è nato in Sicilia, cresciuto in Piemonte dove iniziò l’attività giornalistica al Manifesto per passare al Tg regionale a Torino ed è stato chiamato infine a Roma da Sandro Curzi nel 1987 per dirigere la redazione politica. I famosi editoriali del direttore di Telekabul erano in realtà scritti da Corradino Mineo, ai quali Curzi aggiungeva qualche suggerimento del giovane Walter Veltroni che telefonava in redazione tutte le mattine nell’ora del sommario.
Due strutture articolate, complesse, con grandi mezzi e dispiego di uomini in grado di condizionare sia lo sviluppo economico dell’azienda (il cui bilancio è pieno di buchi) sia l’informazione che soffre la concorrenza dei canali Mediaset e di Sky. Ringraziato Fabrizio Del Noce per il lavoro svolto in questi ultimi anni, nuovo direttore di Rai Fiction diventa l’attuale capostruttura Eleonora Andreatta, figlia dell’ex ministro democristiano Beniamino. Una struttura che manovra 200 milioni di euro l’anno. Il presidente della Sipra Roberto Sergio passa a RaiWay per diventare direttore delle relazioni esterne con l’uscita, per pensionamento, di Guido Paglia. I passi successivi dovrebbero riguardare entro Natale il Tg1 attualmente diretto dal pensionato Alberto Maccari e Rai2.
Naturalmente il Tg3 di Bianca Berlinguer nessuno osa toccarlo, con punto di forza Ballarò condotto da Giovanni Floris all’undicesimo anno di vita. Non si muove solo la Rai. A La7 è già tornato in onda Gad Lerner con l’Infedele affiancato da Gianluigi Nuzzi dopo la chiusura degli Intoccabili che si occuperà anche d’ inchieste giudiziarie (scandalo Vaticano, trattativa stato-mafia con Violante in studio). Con una forte raccolta pubblicitaria il direttore della rete, l’ex Rai3 Paolo Ruffini, sta organizzando la scesa in campo del suo amico e compagno Michele Santoro la cui trasmissione politica è preceduta per due mesi da Formigli con Piazza Pulita, alternandosi poi ogni due mesi per tutto l’anno.
Mediaset da parte sua risponde con il rinnovo del settore d’approfondimento di Canale5 tornato sotto la guida del direttore Clemente Mimun (al posto di Matrix due nuovi appuntamenti e un rotocalco di seconda serata) e con la trasformazione di Rete4 dopo l’uscita di Emilio Fede più attenta all’attualità. Sono partiti il nuovo Tg4 delle 14 e in prima serata Quinta Colonna condotto dall’economista Paolo del Debbio che ha ottenuto subito ottimi risultati battendo sia Mentana che Lerner. In seguito si aggiungeranno Quarto Grado di Silvio Sottile e da ottobre Terra di Toni Capuozzo.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:10