Alemanno e le polemiche fuori luogo

Signori, rilassatevi: provate a fare un po’ di pace con il vostro cervello e, soprattutto, non continuate a dar vita a teatrini di avanspettacolo mentre ci sarebbe bisogno, anziché di polemiche di bassissima qualità, di una unione per «salvare il salvabile» (copyright Edoardo Bennato). Vi ricordate quando, a Pompei, nel 2010, ci fu il crollo di parte del muro perimetrale della Domus Gladiatoria? Tutti ad indicare Sandro Bondi (allora ministro dei Beni culturali) quale unico responsabile del cedimento e qualcuno ebbe anche il coraggio di chiederne addirittura le dimissioni.

Andiamo avanti. Mancava una decina di giorni alla fine di agosto (stiamo quindi parlando di una quindicina di giorni fa) quando, a Roma, è venuta giù parte del rivestimento del muro del Pincio del Valadier in via Gabriele D’Annunzio. In questo caso il “colpevole” è stato identificato in Gianni Alemanno che già sulle spalle, secondo i suoi critici, ha già grosse responsabilità per aver fatto nevicare lo scorso inverno e per aver fatto diluviare qualche mese prima. Questi del centrodestra, d’altronde è noto, se le inventano tutte per mettere in ginocchio le città (o la nazione) che amministrano, minandone addirittura la stabilità delle testimonianze storiche. Non si capisce bene perché, nel caso di Pompei, il crollo era imputabile all’inefficienza del ministro, mentre, nel caso di Roma, la colpa del tracollo murario è attribuibile al primo cittadino e non all’attuale ministro Lorenzo Ornaghi (successore nel ruolo al Bondi di cui sopra). Misteri.

Ma l’altro giorno ogni ragionevole limite è stato oltrepassato: una focosa coppia è stata beccata a fare sesso (reale, non virtuale) nei pressi del laghetto del Giglio a Villa Pamphili, sempre a Roma, incurante di tutto ciò che accadeva intorno all’improvvisato amplesso: per i due (stavolta uomo e donna, stiano tranquilli i lettori…) nulla era più importante dell’improvviso scatenarsi dell’ardore passionale e non è esistito più tutto ciò che, invece, era intorno a loro (bimbi che giocavano, amanti del jogging o anziani impegnati a dibattere sulle panchine). Di chi è la colpa dell’improvvido amplesso secondo voi? Ma naturalmente del povero Alemanno reo tra l’altro, secondo qualche esponente del Pd (oramai ridotto come tutti possiamo vedere quotidianamente), di non aver rispettato la proclamata sicurezza per la città; addirittura il consigliere regionale Pd Foschi afferma che «con Alemanno siamo arrivati al sesso on the road», facendo finta di dimenticare che episodi simili sono prima avvenuti, durante questa estate calda del 2012, a Firenze (sindaco Renzi, 23 giugno) e a Milano (sindaco Pisapia, 4 luglio).

Nessun “Foschi”, in quelle circostanze, aveva mosso critiche ai Primi cittadini delle città interessate dalle erotiche performance. In conclusione. Finchè la politica si ostinerà ad andare avanti con le accuse di parte – talvolta, è bene chiarirlo, gli addebiti che non stanno in piedi arrivano anche dalle opposizioni di centrodestra verso sindaci dell’opposto schieramento – anziché cercare di risolvere le questioni che quotidianamente sono di fronte agli occhi di tutti, non riuscirà mai ad affrontare alcun crollo: né dei pezzi di storia, né del paese più ampiamente inteso, né (soprattutto) della propria credibilità nel giudizio degli elettori.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:37