Il Sicilia l'Udc va a braccetto col Pd

Il nodo sulla data delle elezioni in Sicilia è stato sciolto. Ieri la giunta regionale siciliana, dopo giorni di incertezza, ha deciso: si voterà il 28 e  29 ottobre. La Sicilia quindi si prepara ad eleggere il nuovo inquilino di Palazzo d’Orleans e a rinnovare l’Assemblea regionale siciliana, dopo le dimissioni il 31 luglio scorso del presidente Raffaele Lombardo.

Aver deciso di non anticipare il voto al 7 ottobre, come si era ipotizzato in questi giorni, significa che vi sono ancora trattative politiche in corso. O meglio. L’ex governatore Lombardo non accelerando il ritorno alle urne ha più tempo per guardarsi intorno e decidere se correre con il Nuovo polo, aprire a destra o a sinistra. Potrebbe profilarsi una corsa  solitaria di Mpa, Fli e Mps con Massimo Russo, attuale assessore alla Sanità, in tandem con Fabio Granata, candidato di Fli. In questo caso, la mancata convergenza del Nuovo polo su Crocetta potrebbe avvantaggiare Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, che ieri dal suo blog ha ufficialmente annunciato la candidatura con il suo partito. Infatti il Pd la scelta l’ha già  fatta.

Rosario Crocetta, europarlamentare Pd ed ex sindaco antimafia di Gela, che già  il mese scorso aveva deciso di correre per la poltrona di Palazzo d’Orleans, è ufficialmente il candidato dei democratici alla presidenza della Regione. Una decisione condivisa dall’Udc che appoggerà l’ex sindaco, siglando di fatto un’intesa che anticiperebbe la strategia nazionale di Casini. «Con l’Udc - ha dichiarato Crocetta - abbiamo firmato un patto civico innovativo, rivoluzionario. La decisione dell’Udc di non mettere in lista indagati è un fatto senza precedenti». Anche l’Api di Rutelli sosterrà l’ex sindaco di Gela. Ma la candidatura dell’europarlamentare, almeno al momento, non unisce la sinistra, anzi. L’Idv non ci sta. Critica duramente l’asse Pd-Udc e dice no anche a Claudio Fava, candidato di Sel.

«Il sostegno dell’Udc a Crocetta – ha affermato Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Idv – mi sembra la conferma dell’assoluta continuità con il cuffarismo e lombardismo». Un appello ad Orlando a convergere sull’europarlamentare è arrivato ieri mattina  dal segretario regionale del Pd Lupo (che si è rivolto anche al partito di Vendola per ricompattare il centrosinistra)  e dal senatore Gianpiero D’Alia, coordinatore dell’Udc in Sicilia. Invito che il sindaco di Palermo non ha accolto. Anzi, il partito di Di Pietro rilancia e annuncia che presenterà un proprio candidato. Sul fronte del centrodestra, la candidatura di Gianfranco Miccichè, dopo il via libera del presidente Silvio Berlusconi, sta  creando qualche perplessità tra alcuni esponenti del Pdl. Giuseppe Castiglione, co-coordinatore del partito in Sicilia, non usa giri di parole: «Miccichè, non può essere la sintesi di un centrodestra che, invece, ha tutte le carte in regola per vincere le elezioni».

E mentre il Pid di Saverio Romano e la Lista civica di Innocenzo Leontini sosterranno Miccichè che avrà, probabilmente, l’appoggio de La Destra, Fli con il capogruppo all’Ars Marrocco dichiara: «Guardiamo a 360 gradi». La corsa verso Palazzo d’Orleans è tutta in salita.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:10