Regioni, da settembre stop alla pacchia

A settembre saranno pronti i costi standard per gli acquisti di beni e servizi da parte di regioni, province e comuni e si arriverà “al redde rationem” per la realizzazione della spending review. Non poteva essere più chiaro di così il commissario del governo, Enrico Bondi, nel corso della sua audizione presso la commissione Bicamerale per il federalismo fiscale.

Bondi ha spiegato il metodo adottato dalla sua equipe, che è partito dalla definizione della “mediana” dei costi sostenuti per gli acquisti di beni e servizi censiti (sono esclusi altri tipi di spesa) di regioni, province e comuni. Insomma «ci sono possibilità di risparmio importanti, che vanno fatte tutti insieme con determinazione e prudenza, perché poi il giocattolo non va mica rotto». La filosofia la spiega lo stesso Bondi: «Quelli che stanno sopra la mediana hanno da pagare». Bondi tuttavia punta soprattutto al dialogo: «Le Regioni, forse perché pressate dalle circostanze, sembrano determinate a fare il loro dovere. Il controllo della spesa crea comportamenti virtuosi».

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:15