Lusi alla sbarra: come ne uscirà?

Vorrei versare qualche riga di solidarietà e stima per Luigi Lusi, perché credo si tratti d’una persona seria costretta ad una eccessiva carcerazione. È evidente che in Italia la carcerazione preventiva colpisca sempre i “nemici del sistema”: così il parlamentare Lusi si ritrova indagato per il reato di calunnia in danno di parlamentari del suo stesso schieramento politico. Ex sodali di partito, compagni di merende, chiamateli come volete tanto siamo alle solite. Lusi è stato sacrificato sull’altare del solito compromesso, e con buona pace di tutti. È stato facile gridare “Lusi in galera”.

E che abbiamo risolto? Soprattutto non sarebbe più da parlamentari d’uno stato democratico gridare “vogliamo sapere da Lusi la verità, e vogliamo che lo si lasci libero di parlare”. Preme sottolineare che Lusi non è certo il male assoluto, sul finire delle Prima repubblica cercava di farsi largo nella vecchia Diccì: è forse un male? Come del resto il mio assistito Igor Marini, che s’era infilato nella stessa Dc romana. Ed al povero Igor Marini è toccata la stessa sorte di Lusi: anzi per Marini il reato di calunnia aveva assunto le tinte del reato politico. Igor prima e poi Luigi: poveri cristi, finora non hanno avuto (e forse mai avranno) la soddisfazione di vedere i propri accusatori indagati per calunnia. È proprio vero che Rutelli è uomo di parola: avrebbe detto a Lusi: «Ti faccio fare la fine di Igor Marini». Promessa mantenuta con precisione millimetrica. Ma torniamo a Igor, e perché sono passati alcuni anni ed io l’ho difeso senza mai risparmiarmi, come mia abitudine del resto. Mi preme fare presente che, Igor Marini venne costretto ad effettuare l’ormai famoso viaggio a Lugano accompagnato dai componenti della commissione d’inchiesta Telekom-Serbia.

Mentre i deputati s’incantavano sul dito, qualche forza oscura faceva sparire la Luna. Mentre Marini visitava Lugano con i commissari, qualcuno a Roma ripuliva l’ufficio dove erano conservate le prove di cui Marini aveva, ampiamente e pubblicamente, fatto cenno nella competente sede istituzionale. Qualche domanda appare doverosa. Per quale motivo Igor Marini venne accompagnato a Lugano, e in palese violazione di tutte le norme di diritto internazionale? Per quale motivo Marini venne arrestato e da quel momento gli venne impedito di parlare, avendo assunto la qualifica di indagato e non più di teste? Perché vennero posti immediatamente in libertà i parlamentari che lo avevano accompagnato a Lugano? Gli stessi componenti della commissione erano di fatto concorrenti nello stesso reato che le autorità svizzere avevano contestato a Marini. E per quale motivo, la sera prima del famoso viaggio a Lugano, alcuni funzionari della Polizia di stato si presentarono a casa del legale di Marini (lo scrivente) per richiedere quei documenti che, quale difensore, non potevo certo detenere. Sopratutto, per quale motivo non venne mai sentita la persona che sosteneva l’arresto del Marini fosse stato programmato per sottrarre determinati documenti. E poi chi avverti le autorità svizzere dell’arrivo di Marini a Lugano?

Certamente Marini s’è dimostrato debole, facilmente stritolabile dai potenti “ingranaggi del sistema”. Per me è stata una difesa davvero difficile. Sono invece certo che Lusi avrà messo da parte tutta la storia della sua vita, dai tempi della Diccì fino al Pd, da quando vennero svendute le case della Balena bianca fino alla sua entrata come consulente per il Giubileo di Rutelli. Lusi forse non farà la fine di Marini.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:53