I partiti preparano l'assalto alla Sicilia

Sta per calare il sipario sul governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo. Mancano 17 giorni alle annunciate dimissioni dal governatore siciliano e il barometro della  politica in Sicilia registra altissime temperature. La data delle elezioni, previste per il 28 ottobre, si sta avvicinando e la campagna elettorale è in pieno fermento. Il panorama politico nell’Isola è tutt’altro che chiaro, come ancora in alto mare sono le alleanze per quella che si prospetta una durissima competizione elettorale che avrà, senza ombra di dubbio, ripercussioni a livello nazionale in vista del voto del 2013. La posta in gioco è altissima: conquistare la seconda regione d’Italia con un bacino elettorale che rappresenta il 10 percento di quello nazionale.

Nel centrosinistra o meglio nel Pd ( spaccato in questi tre anni  proprio sul sostegno del partito al governo regionale), la resa dei conti del dopo Lombardo è iniziata. Il segretario regionale del partito di Bersani, Giuseppe Lupo, è stato chiaro: tagliare i ponti con Lombardo e l’Mpa e cercare di costruire un’alleanza che parta dal centrosinistra e si allarghi all’Udc. Una posizione, quella di Lupo, condivisa dalla maggior parte del partito ma che ha fatto irritare, non poco, il capogruppo dei democratici all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici, sponsor dalla prima ora del governatore. Non solo, la candidatura di Rosario Crocetta, eurodeputato ed ex sindaco di Gela, che lui rivendica “voluta da buona parte della base” sta creando qualche mal di pancia all’interno del Pd. Le voci di un dialogo tra Crocetta, il Nuovo polo (Fli, Api, Mps) e l’Mpa impensieriscono i democratici che, secondo Sergio D’Antoni, non hanno ancora alcun candidato presidente. Insomma, in casa Pd le acque sembrano molto agitate. E se Crocetta va avanti per la sua strada, anche Claudio Fava, dirigente di Sel, si candida autonomamente alla presidenza della Regione, con il programma “LiberaSicilia 2012”. Fava non esclude la convergenza dei partiti a suo sostegno, compreso il suo, e si rivolge a Vendola: «non mi aspetto che non mi sostenga ma non è qui a proporre la mia candidatura».

Di elezioni parlerà lunedì prossimo il Pdl che riunirà i vertici del partito regionale. Un incontro, ritenuto molto importante, in cui non si potranno non gettare le basi per la riconquista della poltrona di Palazzo d’Orleans che non passerà per le primarie. E, a proposito di elezioni, il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini, insieme al Pid di Saverio Romano lanciano una lista civica. Per l’esponente Pdl, che ribadisce di non voler e andare via dal partito, «è un progetto politico che riguarderà tutta la Sicilia e che mettiamo a disposizione della coalizione di centrodestra». Un’idea a cui guarda con attenzione Grande Sud di Miccichè che, riguardo la sua candidatura alla presidenza, ha dichiarato: «Siamo pronti a parlare con chiunque, ma bisogna trovare qualcosa di meglio perché io possa fare un passo indietro».

E mentre i grillini si preparano ad un gioco solitario, di bandiera, l’Idv di Orlando per il momento tace. Ma è sulle decisioni del Pdl che si gioca la carta della presidenza della Regione.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:18