
Occhio ai vampiri. Sono arrivati da ogni parte del globo, dall'Albania all'Ucraina, passando per Stati Uniti, Kazakistan, Ghana, Singapore e Colombia. Si sono riuniti giovedì scorso all'hotel Ergife Palace di Roma, approfittando del fatto che gli italiani si dividevano tra la conferenza stampa congiunta Monti-Hollande e le disavventure della nazionale azzurra. Loro invece no: astuti e inflessibili, hanno discusso per un'intera giornata su come e dove colpire le prede.
Non è un racconto dell'orrore, e non è nemmeno l'ennesima puntata della saga pizzoso-adolescenziale di Twilight. È soltanto il resoconto del "Second Annual Forum on Tax and Crime" , organizzato dalla Guardia di Finanza e dall'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: è stata la prima conferenza di sviluppo dei lavori del "Dialogo di Oslo" per l'integrazione internazionale alla lotta alla frode fiscale ed alla criminalità economico-finanziaria.
Il forum, spiegano gli organizzatori, fa seguito alla conferenza di Oslo del marzo del 2011, durante la quale era emersa l'esigenza di promuovere un approccio intergovernativo da parte dei paesi membri nel contrasto ai crimini economici ed ai flussi finanziari illeciti. Ecco dunque che questa misteriosa Internazionale dei Vampiri (quelli "buoni", almeno stavolta) altro non è che un'occasione per lo studio e lo scambio di buone pratiche nella lotta ai crimini fiscali transfrontalieri.
«Dalla conferenza di Oslo in poi - proseguono gli organizzatori del forum - l'iniziativa ha assunto slancio con la richiesta del G20 di rafforzare la cooperazione tra gli organismi incaricati, a vario titolo, di contrastare la criminalità economica e con l'inclusione da parte del Gafi (Gruppo d'azione finanziaria internazionale contro il riciclaggio di capitali) dei delitti tributari quali reati che costituiscono presupposto per il riciclaggio di denaro».
Al centro del dibattito, lo studio di un approccio unitario da parte dei governi per combattere il crimine finanziario, i problemi e le opportunità della cooperazione internazionale e la lotta alla criminalità economica ed ai flussi finanziari nei paesi in via di sviluppo. Ma anche le istruzioni su come mantenere gli affari puliti, attraverso l'esperienza maturata sul campo da parte del settore privato e delle Ong.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:50