
Definisce la situazione politica italiana "in divenire", riconferma la sua alleanza al Pdl e il ruolo del Pid-Cantiere popolare per ricompattare il centrodestra . Questo in sintesi il pensiero di Saverio Romano, ex ministro dell'Agricoltura e leader nazionale del Pid.
Il mondo politico è in movimento e anche nel
centro-destra non mancano le fibrillazioni. Qual è la posizione del
Pid nei confronti del Pdl?
Noi stiamo avviando un percorso politico che porti
all'aggregazione dei moderati del nostro paese e che sui contenuti
faccia una proposta che recuperi il dissenso che gli elettori hanno
manifestato attraverso il non voto alle ultime
amministrative. Al di là dei numeri, noi siamo interessati ad
un progetto che ci veda partecipi. Oggi più che mai c'è bisogno di
iniziativa politica e non mi pare che ci sia qualcuno che
abbia un consenso in tasca.
Come il Pid può concorrere all'ampliamento del centro
destra?
Noi del Pid, attraverso un'opera di coinvolgimento di
tutti, a partire dagli amministratori, cioè coloro che
rappresentano un punto di riferimento importante sul territorio,
possiamo fare questo lavoro importante e prezioso di ampliamento
del centro-destra. Quello che ci chiede la gente è di stare insieme
e di dare una risposta alle esigenze del paese. Non credo al
disfattismo degli italiani, ma penso che non vogliano votare questo
centro-destra litigioso e senza una proposta politica univoca.
Non vede un principio di capovolgimento della guida
politica di Berlusconi nel Pdl?
Il mio punto di vista è che Berlusconi sarà sempre
centrale, finché ne avrà voglia. All'interno del Pdl c'è, per così
dire, un po' di maretta.
C'è qualcuno che rema contro il Cavaliere?
Che nel Pdl ci sia molta fibrillazione è sotto gli occhi
di tutti. E per quanto riguarda Berlusconi credo che ci sia
qualcuno che voglia metterlo da parte.
E il Pid di chi è alleato? Di Berlusconi o di
Alfano?
Di tutti e due.
A proposito di Alfano, il Pid come si pone riguardo
un'intesa tra il segretario del Pdl e Pierluigi Bersani per
la modifica della legge elettorale?
Al di là che noi chiediamo le preferenze, comunque vanno
inseriti elementi che consentano all'elettore di potere scegliere i
propri rappresentanti. Che siano collegi nominali o preferenze,
poco importa. Credo che un accordo sulla legge elettorale, così
come su quello sulle riforme sia indispensabile. "Un'alleanza"
chiaramente sulle cose da fare e non di tipo
politico.
Ritiene probabile nuove elezioni ad ottobre?
Il governo sta attraversando un momento molto difficile.
Non so come si possa declinare questa difficoltà in futuro perché
non ho la palla di vetro. Ma che questo governo sia a rischio è del
tutto evidente.
Il Pdl ha deciso di fare le primarie in autunno. Lei è
favorevole?
Io credo alle primarie di coalizione, perché non hanno
senso primarie di partito che poi impongano agli altri un nome.
Diventerebbe un meccanismo democratico di secondo livello.
Ad ottobre, però, elezioni regionali anticipate ci
saranno in Sicilia. Il Pdl ha dato vita ad una nuova aggregazione
dei moderati, con un'apertura anche all'Mpa. Crede possibile una
mossa del genere da parte di Lombardo?
Quello che noi stiamo facendo in Sicilia è un esperimento
che va ripetuto anche a livello nazionale. Lombardo, secondo quanto
ha affermato, dovrebbe uscire dalla scena politica tra più di un
mese. Se lui ha annunciato la sua fine politica non posso non
credergli. Posso solo dire, evviva.
Con quale aggettivo definirebbe l'attuale situazione
politica del nostro paese?
Sicuramente gommosa, cioè come quella plastica con una
gomma in uno stato semi liquido disposta a farsi formare ma che al
momento non è prevedibile in che modo.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:11