
Nonostante tutto dobbiamo conservare la speranza in una Italia migliore. Nonostante le bombe che uccidono e feriscono i nostri ragazzi. Nonostante i nostri uomini migliori vengano ancora una volta presi di mira da tiratori scelti. Nonostante il potere della mafia, della 'ndrangheta e della camorra che permeano per intero il nostro territorio nazionale. Nonostante tutto dobbiamo coltivare la fiducia che uscire da questi incubi si può. Dobbiamo pensare che si può aspirare a una classe dirigente migliore di quella che ci sovrasta col suo malaffare, con la sua incompetenza, con il suo disinteresse a una buona conduzione degli interessi di un intero popolo al quale chiede sfacciatamente di essere in comunione per affrontare i pericoli dell'eversione.
Dobbiamo pensare che nonostante tutto sia ancora possibile, come consesso civile, di vivere in pace, nel benessere e nella sicurezza, nella libertà di uno stato che di liberale non abbia solo il nome ma anche una prassi, un comportamento, che consenta a tutti i cittadini di sentirsi padroni e signori, consapevoli dei beni che il progresso e le libertà collettive e personali, solo esse, possono donare.
Nonostante tutti i poteri nefasti, palesi o reconditi, dobbiamo pensare che ce la faremo a riconquistare e ridare un senso alle nostre vite, ai motivi del nostro lavoro, agli affetti della nostra famiglia e dei nostri amici, al bello della nostra terra e della nostra storia, al piacere stesso di vedere albe serene. Nonostante questo sia un ennesimo momento di dolore, non dobbiamo rassegnarci, non dobbiamo smettere di pensare al meglio. Non dobbiamo dare per scontato che il nostro destino possa essere determinato esclusivamente dallo spread e dai signori delle banche. Queste non devono trasformarsi da utile strumento a sopraffattori di coloro che ne utilizzano i servizi. Dobbiamo ostinarci a pensare che, nonostante tutto, coloro che si candidano alla guida del popolo, riescano a dare seguito al loro mandato di servizio al popolo stesso. Dobbiamo caparbiamente continuare a credere che l'onestà, la parola data, il rispetto del prossimo, insieme a tanti altri in cui ciascuno di noi crede, siano valori da custodire e in cui reciprocamente fare affidamento.
Dobbiamo poter pensare che a questi ragazzi, anche loro messi oggi a dura prova nei loro fragili convincimenti, sia ancora possibile dare messaggi positivi e rassicuranti insieme a una severa educazione che insegni loro oltre le difficoltà della vita anche a difendersi dai pericoli che possono nascondersi sotto predicazioni apparentemente benevole ma ingannevoli.
Dobbiamo contemporaneamente imparare a conoscere e riconoscere i mistificatori di ciò che è buono proprio attraverso le loro parole e i loro atti, diventare noi stessi coscienti della nostra forza e della nostra capacità di risollevare questo paese dal buco profondo nel quale alcuni di noi lo hanno cacciato. Dobbiamo prendere coscienza che nessuno ci regalerà nulla che non ci siamo guadagnato, che la soap opera è solo una gradevole finzione della vita reale ma che questa, anche se dura, vale sempre la pena di essere vissuta in piena consapevolezza.
Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:52